“Vivere in hospice” cresce con 20 nuovi volontari: “Attività anche nel Basso Sarca”

Redazione15/05/20233min
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Si è svolta l’assemblea annuale dell’associazione “Vivere in hospice”, il sodalizio di volontari che supportano, con molte attività, gli ospiti e i familiari della struttura di Mori. Il servizio dei volontari, grazie a un consolidato sistema di collaborazione con lo staff dei professionisti, è diventato un concreto supporto all’equipe di cura e si svolge anche a domicilio.

L’assemblea ha approvato il bilancio 2022: il documento chiude con un utile di 300 Euro e lo stato patrimoniale pareggia a 52.345,89 Euro. L’attività del 2022 è stata limitata fortemente dalla pandemia, ma nella seconda metà dell’anno si è ripreso il lavoro in Hospice e presso i domicili. Nonostante le limitazioni dei primi mesi, dunque, nell’arco del 2022 sono state 1.883 le ore di attività dei vari volontari.
Si è svolto con successo il 7° corso di formazione per i volontari: più di venti i partecipanti che hanno completato le lezioni e che hanno quindi intrapreso il percorso per diventare volontari veri e propri: è infatti previsto un periodo di tirocinio, al fianco dei più esperti. C’è grossa soddisfazione da parte del Consiglio direttivo per questa ripartenza e per il ritrovato entusiasmo. Tanti sono i nuovi progetti in corso, che sono già iniziati in questo 2023 e che troveranno il loro culmine verso la fine dell’anno, quando saranno festeggiati i 10 anni di attività dell’associazione insieme a quelli dell’Hospice Amedeo Bettini di Mori.
Nelle parole del presidente, Gabriele Leita: «Gli iscritti totali al corso sono stati 40 e 20 le persone che hanno superato le ore necessarie per ricevere l’attestato. È ricominciata l’attività a domicilio in Vallagarina e quanto prima ci auguriamo di poterla iniziare anche nel Basso Sarca. Sono orgoglioso di poter contare su questo gruppo che è obbiettivamente numeroso e coeso, con tanta voglia di fare. Un ringraziamento a tutti i membri del consiglio direttivo e a tutta l’equipe che svolge attività in Hospice e con la quale ci confrontiamo giornalmente per far sì che gli ospiti possano ricevere il miglior servizio e il miglior supporto possibile, facendoli sentire come a casa loro».

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