Antonia Dalpiaz e il dialetto protagonisti ad Arco

Redazione12/05/20233min
_DSC0502 DIALETTO CON ANTONIA DALPIAZ ARCO
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Il 9 maggio scorso un pubblico amante della poesia in dialetto trentino ha affollato il salottino letterario della libreria “Cazzaniga” di Arco per partecipare al penultimo incontro di “En dialèt al més”, progetto voluto dall’Associazione culturale “Giacomo Floriani”. Ospite la scrittrice Antonia Dalpiaz che, nel corso dell’incontro, ha avuto la possibilità di rivedere estimatori e amici che nel tempo hanno conosciuto e apprezzato il suo lavoro e conquistarne altri grazie alla lettura delle sue poesie.
Dopo l’introduzione di Patrizia Pacchéra, che ha moderato l’incontro, l’attenzione di tutti si è rivolta all’illustre ospite che ha raccontato di sé, accompagnando tutto il pubblico alla scoperta del suo poliedrico lavoro: quattro romanzi, trentotto testi teatrali, collaborazioni con le scuole e molte poesie, una delle quali è divenuta musica entrando nel repertorio di Cori italiani e stranieri.
A questo racconto è seguita la lettura di alcune poesie tratte dalla raccolta “Na faliva de luce”, libro ormai introvabile, in cui, con testi brevi, ma carichi di tutte quelle emozioni che viaggiano insieme ai ricordi, l’autrice ha riportato in mezzo al pubblico le figure che hanno reso piena la sua vita insegnandole i valori fondanti, l’amore per la natura e la bellezza del mondo.
Dopo l’intervento del poeta locale Mauro Galas, suo grande estimatore che ha voluto omaggiarla recitando a memoria una delle sue poesie, Antonia Dalpiaz ha scelto di leggere dal suo secondo libro “Enventarse na vita”, raccolta tradotta nel 2013 in inglese da Michael Capobianco a New York diventando “To invent a Life”.
Le sue parole hanno creato una specie di magia, che ha avvolto l’attento pubblico trasportandolo in quel mondo di affetti, intimità e emozioni che Antonia Dalpiaz, donna che sa essere “bengala e miele”, sa cogliere giorno dopo giorno, anche quando la vita, oggi frenetica, sembrerebbe non darci il tempo per scoprire e apprezzare le piccole cose che riempiono il cuore e per sentirsi vivi. Mai titolo fu più azzeccato… “Enventarse na vita” e avere “en sciap de sogni da zugar”! Ecco ciò che Antonia ha donato: una speranza, un sogno, una nuova sfida ogni giorno.
Prossimo appuntamento, e ultimo prima della pausa estiva, è con il poeta Sergio Abram il 6 giugno alle 17 e 30.

 


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