Pronto il nuovo ponte sul Lago di Tenno

Claudio Chiarani08/05/20233min
PONTE TENNO LAGO (3)
PONTE TENNO LAGO (2)
PONTE TENNO LAGO (1)

 

Manca solamente il collaudo, che sarà effettuato tra qualche giorno, e poi il ponte tibetano sul Rio Secco al lago di Tenno sarà aperto al pubblico. Grazie all’ingegner Antonio Lotti dell’omonimo “Studio Fontana & Lotti – Lorenzi” che ci ha accompagnato in visita, vi offriamo in anteprima una foto scattata dal ponte, con i suoi 120 metri di lunghezza e la veduta del lago di Tenno. Il suo livello è basso, si sa, ma anche con le sponde che mostrano più ghiaia che acqua non si può non rimanere estasiati davanti allo spettacolo che il piccolo specchio d’acqua offre ai suoi visitatori. Del ponte è vale la pena ricordare alcuni dati: commissionato dal Comune di Tenno (sindaco Giuliano Marocchi, Roberto Malossini e Silvano Cattoi), progettato dallo Studio FLL (Fontana, Lotti, Lorenzi) di Riva del Garda (con Stefano Francescotti e Linda Potrich), appaltato dal SOVA (Servizio Opere di Valorizzazione Ambientale) della Provincia di Trento diretto da Maurizio Mezzanotte con Sandro Nesler e Giuliano Rizzi, e realizzato dalla Edilcom s.r.l. (appaltatore) e Bagozzi s.r.l. Carpenteria Metallica, il ponte ha una lunghezza di 120 metri, una freccia di campata pari a 95 cm e una portata massima di trenta persone. “Quando abbiamo effettuato il test di rottura delle funi – dice l’ing Lotti che ha rivestito il ruolo di direttore dei lavori – le stesse si sono tranciate di netto applicando un carico pari a 150 tonnellate. Un buon test di rottura che ci dà l’esatto valore del sopportabile, anche se per sicurezza credo che il Comune, una volta aperto, potrà posizionare qui qualcuno che permetterà a non più di trenta persone di percorrerlo in contemporanea. È un’opera che abbiamo cercato di rendere il più possibile sostenibile, inserendola in un contesto ambientale magnifico”. Due “spalle” in cemento armato sorreggono il tutto grazie all’ancoraggio in roccia di entrambe, mentre cavi in acciaio con catenaria tesa con struttura principale a quattro cavi in acciaio zincato da 34.5 millimetri, due a livello della pavimentazione e gli altri due posizionati ad un’altezza di un metro e trenta centimetri dal pavimento in grigliato zincato per un’altezza massima sul greto del torrente pari a dieci metri e più della metà della sua lunghezza inserita tra la vegetazione esistente che ha permesso di mimetizzarlo, creano un passaggio sospeso sopra un’area naturalistica unica.

Una volta collaudato e ottenuto parere favorevole potrà essere aperto in pochi giorni.

 

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