Donazioni di sangue, il 40% arriva da AVIS

Redazione02/05/20233min
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Oltre il 40 per cento delle sacche di sangue raccolte in Trentino per le necessità sanitarie proviene da Avis, grazie ai quasi 20 mila volontari presenti sul territorio che fanno dono alla comunità di un contributo tanto prezioso. Numeri importanti, che la pandemia non ha ridotto, ma anzi ha visto crescere. Lo ha sottolineato anche l’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana, intervenuta all’assemblea dell’ente che si è svolta a Trento.
Segnana ha informato che in Parlamento è stato depositato dalla trentina on. Vanessa Cattoi un emendamento al decreto energia per chiedere che il personale medico in formazione specialistica possa prestare la propria collaborazione agli enti e alle associazioni senza scopo di lucro. La presenza e gestione del personale medico sarà anche un aspetto che verrà affrontato nel prossimo incontro sul Piano sangue, fissato per la metà di maggio.
Oltre al grande lavoro di promozione della donazione, le associazioni del Trentino contribuiscono fattivamente anche alle attività sanitarie nei Punti Raccolta sangue di Valle aziendali, mettendo a disposizione di Apss personale medico e infermieristico associativo, che lavora a fianco del personale dell’Azienda sanitaria, garantendo la continuità delle sedute di raccolta. Nel 2022 le unità di sangue intero raccolte con il supporto di personale sanitario Avis sono state 11.115, su 25.502 unità complessive, pari al 43,6% del totale. Il ruolo svolto dalle associazioni di donatori volontari di sangue, ed in particolare da Avia è stato ed è fondamentale per il raggiungimento di grandi risultati in termini di autosufficienza per emocomponenti ad uso trasfusionale: anche nel 2022 la raccolta di sangue intero è stata ampliamente superiore alle esigenze di trasfusione trentina (con 18.531 unità di globuli rossi trasfuse nel 2022), per cui si è potuto continuare a contribuire all’autosufficienza nazionale con la cessione in compensazione extraregionale di quasi 6.000 unità, prevalentemente inviate in convenzione alla regione Lazio. L’impegno di Avis e la generosità dei donatori hanno dunque permesso alla nostra Provincia di garantire i livelli essenziali di assistenza trasfusionale ai pazienti trentini e di contribuire anche all’autosufficienza nazionale. Tale generosità è ben presente all’amministrazione provinciale e ad Apss, che si stanno adoperando per far sì che i donatori, così numerosi, trovino in tutte le sedi, ed in particolare a Trento, spazi sempre più accoglienti e accessibili.

 


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