Gibba “Metal Detective”, emozionante serata alla SAT di Arco
Paolo “Gibba” Campanardi, volto noto televisivo di DMax, per gli appassionati del genere non ha certo bisogno di presentazioni. Venerdì scorso 14 aprile è stato il “Protagonista per una sera” dell’incontro che ha chiuso la rassegna della Sat di Arco alla quale possono partecipare tutti raccontando al pubblico in sala la propria interpretazione della montagna.
E Gibba lo ha fatto fino alla commozione quando, al termine della proiezione della puntata che lo ha visto scalare il Corno Battisti, ha letto la lettera di un soldato italiano mai tornato dal fronte nella quale, conscio che l’amputazione del piede sinistro lo avrebbe portato nella tomba, dava l’addio alla sua fidanzata in dolce attesa del loro bambino.
Paolo Campanardi è stato invitato da Mauro Zattera, altro volto noto locale per essere un appassionato dei ricordi della Grande Guerra, e con lui è salito al monte Corno Battisti, in Vallarsa, teatro delle riprese nonché del ritrovamento di alcuni reperti, sia italiani che austriaci. Una battaglia nella quale Battisti prima venne preso e poi divenne luogo dell’impresa degli Arditi italiani del tenente Sabatini, capace di scalare quella piccola vetta e conquistarla all’arma bianca.
Gibba ha sollevato intense emozioni, ha parlato con i giovani satini che stanno seguendo le sue orme ed è stato piacevolmente a colloquio con chiunque glielo chiedesse. Nato a Toscolano Maderno, guida storica, presidente del “Gruppo Ricerca”, ente che si prefigge la salvaguardia del patrimonio legato al primo conflitto bellico, è atteso in ottobre su DMax alla prossima serie del programma “Metal Detective”.