Raggiunto l’accordo sull’area ex Cattoi: due palazzine e parco pubblico

Redazione13/04/20237min
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Due palazzine residenziali di quattro e cinque piani all’estremità nord-ovest (ex Rosengarten) a fronte di un parco pubblico di circa 15 mila metri quadrati. È in estrema sintesi l’accorso urbanistico a cui sono giunti l’amministrazione comunale e la proprietà dell’area Ex Cattoi, approvato dalla Giunta nella mattina di giovedì 13 aprile e presentato alla stampa.
L’area, poco più di 19 mila metri quadrati di superficie fondiaria totale, sarà occupata per circa 4200 metri quadrati dal nuovo intervento edificatorio, la cui sun (superficie utile netta) sarà di circa 3.300 metri quadrati, interamente a destinazione residenziale. Il sedime occupato dalle due palazzine sarà di circa 800 metri quadrati; la restante superficie privata, oltre 3000 metri quadrati, sarà anch’essa a verde.

Il nuovo parco pubblico sarà realizzato a spese dei privati, che si sono impegnati a completarlo entro 18 mesi dalla convenzione, che a sua volta dovrà essere perfezionata entro sei mesi dall’approvazione della variante urbanistica; la previsione è di aprire il nuovo parco alla fruizione pubblica entro il 2025. A spese dei privati sarà anche la demolizione dell’ex falegnameria Cattoi. Infine, i privati saranno tenuti anche alla redazione di un progetto preliminare di riqualificazione dell’asse viale Rovereto-viale Carducci da largo Bensheim fino alla rotatoria di via Padova (all’altezza dell’hotel Du Lac).

I prossimi passi saranno la seduta del Consiglio comunale secretato necessario per la verifica da parte di tutti i consiglieri della compatibilità, grosso modo ai primi di maggio; quindi, la convocazione formale, dove, nel caso in cui le incompatibilità fossero tali da far mancare il numero legale, si rimanderà tutto a un commissario; al quale spetterà di avviare l’iter di approvazione della variante al Prg.

«Devo fare un grande ringraziamento alla struttura tecnica e al segretario comunale -ha detto il sindaco Cristina Santi in conferenza stampa- che con un grandissimo lavoro ci hanno consentito di chiudere questa partita così importante, che qualcuno dice epocale. Ci sono voluti due anni e mezzo di trattative, non è stato facile, ma siamo riusciti a portare a casa uno degli obiettivi più ambiziosi di questa consiliatura. Devo anche dire che in questo periodo stiamo portando a casa altri risultati che la nostra città aspettava danni, quali la Miralago, che nei prossimi giorni dovrebbe avere il protocollo d’intesa con la Provincia, e anche il trasferimento dell’autorimessa della stazione. Insomma, se tutto va come sta andando, il 2023 si sta rivelando molto proficuo per la nostra città e io sono molto ma molto soddisfatta. Ringrazio anche l’assessore Malfer per questi due anni e mezzo di grande lavoro e impegno, e devo dire di essere orgogliosa della mia squadra: nonostante le difficoltà, gli scontri che abbiamo avuto per la normale dialettica su temi così rilevanti, il risultato è arrivato».

«L’accordo è stato approvato poco fa in Giunta -ha spiegato l’assessore all’urbanistica Mauro Malfer- naturalmente accompagnato da una delibera puntuale molto articolata che è stata oggetto anche di una relazione paesaggistica del dirigente Zolin, e ridefinita poi nella forma dal segretario generale, dott.ssa Cattoi. Questo per dire che l’accordo sarà immediatamente eseguibile e da venerdì 14 aprile sarà disponibile in libera visione sul sito del Comune. Nello steso giorno il sindaco ha appuntamento dal notaio per la firma dell’accordo. Anch’io voglio ringraziare tutta la struttura per il grande lavoro fatto, il dirigente Gianfranco Zolin, Lorena Zoina, Ivana Martin e Achille Rosa, il dirigente Andrea Giordani e il segretario Anna Cattoi. Sono stati due anni e mezzo e molto impegnativi di continua interlocuzione con la componente privata per dare corso a quello che abbiamo detto in campagna elettorale, Abbiamo sempre sostenuto come fosse necessario trovare un accordo con la componente privata. Ricordo che i primi ragionamenti sulla riqualificazione di quest’area sono stati fatti qualcosa come quarant’anni fa, e fin da allora l’idea era riempire quel lotto, l’ex Rosengarten, e ottenere minimo 15 mila metri quadrati di parco pubblico a titolo gratuito. Da qui siamo partiti nell’affrontare la trattativa».

 

 

«Ricordo che la pianificazione urbanistica precedente prevedeva volumi molto più importanti -ha aggiunto l’assessore- e che anche l’ex falegnameria, che sarà demolita, occupa un’area analoga a quella delle nuove costruzioni. Prima di procedere abbiamo fatto un computo tecnico tramite la Provincia per capire il valore dei beni scambiati. Abbiamo valutato anche l’ipotesi dell’esproprio, che secondo l’ufficio espropri della Provincia ci sarebbe costato almeno 10 milioni di euro, a cui avremmo dovuto aggiungere due milioni di euro di Iva e altri due per realizzare il parco. A fronte di questo ci siamo chiesti: è il caso di impegnare tra i 12 e i 14 milioni di risorse pubbliche per avere tutta l’area, o non è meglio trovare un accordo concedendo qualcosa al privato e ottenendo gratuitamente i 15 mila metri quadrati di parco? C’è stato anche segnalato il pericolo dell’intervento della Corte dei Conti, dato che come tutti sappiamo quell’area è stata acquisita per 5 milioni, e noi l’avremmo pagata il doppio».

«Com’è noto -ha detto quindi l’assessore Malfer- stiamo realizzando in viale Rovereto la nuova promenade, nell’ambito della riqualificazione di quell’asse viario. Ho quindi chiesto e ottenuto dai privati che si prendessero carico del costo del progetto preliminare, dato che l’area in oggetto dà proprio su quel tratto di strada. Tutto questo in riferimento a un modello di sviluppo più generale che è quello della città pedonale, un’idea forte che secondo noi è quella che deve caratterizzare Riva del Garda e ispirare ogni intervento. Anche in relazione alla nuova viabilità Loppio-Cretaccio, in una logica di sistema. Ho sempre detto che daremo alla città il parco più bello d’Europa, in continuità con il vicino parco Miralago, la cui valorizzazione andrà fatta in tempi brevi, e con il campo sportivo, che andrà delocalizzato per avere ancora un’altra area verde sul lago. Infine, abbiamo chiesto espressamente di inserire nell’accordo il ritiro di tutti i contenziosi con l’amministrazione comunale, anche quelli con la precedente».

 

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