Appartamenti turistici, arrivano controlli e targhe identificative

Claudio Chiarani01/04/20232min
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Far emergere il “sommerso” e dare regole chiare per le affittanze degli appartamenti turistici”. Questo, in sintesi, il pensiero di Silvio Rigatti, presidente dell’APT Garda Dolomiti. Basta con i posti letto “selvaggi” che negli ultimi anni sono lievitati a oltre 3 mila unità contro un incremento del settore alberghiero di poche decine. Così, insomma, non va, perché il Garda trentino, ossia l’ambito turistico che registra più presenze del Trentino, ha “fame” di posti letto per chi ci lavora o vorrebbe abitarci. Un problema che ha generato disagi alle famiglie che cercano un’abitazione o per chi non trova un posto letto trovandosi a lavorare in zona per sei-otto mesi l’anno. Che l’APT sia impegnata nella possibile realizzazione di una “foresteria” per i lavoratori del settore è cosa nota. Ebbene, il vertice tenutosi nei giorni scorsi proprio presso la sede dell’APT Garda Dolomiti alla presenza dei sindaci dell’Alto Garda e Ledro, amministratori, assessori, referenti delle imprese aderenti a Confcommercio, dirigenti della Gestel e il vertice della Polizia Locale Intercomunale ha sancito che è ora di finirla con gli affitti turistici incontrollati. Più regole per tutti, cominciando con l’affissione all’ingresso della targhetta con il “Codice Identificativo Turistico Provinciale”, in sigla Cipat, e maggiori controlli da parte degli agenti di Polizia Locale, anche se sarebbe necessario in questo senso provvedere ad una loro formazione specifica sull’aspetto normativo. Insomma, non è proprio così facile. Tuttavia la riunione ha, di fatto, lasciato emergere che qualcosa si deve fare.

 

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