Recupero villa Angerer a Romarzollo, Malfer: “Venderla all’asta prima che crolli”
Il dibattito sul futuro del compendio di Villa Angerer a Chiarano di Arco torna alla ribalta dopo che gli imprenditori, disposti a farci una unità ricettiva legata al benessere poi bocciata con una sollevazione ambientalista, hanno investito i loro denari un un hotel di Malcesine.
La proposta di creare la clinica della longevità è stata affossata da prese di posizione contrarie e che chi ci voleva investire ha portato i suoi denari altrove. Sull’argomento torna Silvio Malfer che, nonostante le molte primavere alle spalle, non smette di arrendersi. Malfer, commentando le parole del primo cittadino Alessandro Betta espresse nel recente consiglio comunale che ricordava ai presenti come si sia persa l’occasione di un investimento in quel compendio pari a cinquanta milioni di euro per via della politica dei “no”, si dice in accordo con lui perché, oltre al denaro che la cordata d’imprenditori avrebbe riversato sull’ex Sanaclero, avrebbe anche dato lavoro a circa duecento persone. E, aggiunge l’ultranovantenne nella sua nota, si è persa anche l’immagine a livello mondiale che una clinica della longevità diretta dal luminare Luigi Fontana avrebbe dato ad Arco.
Per Malfer si è persa un’occasione storica e irripetibile ma che, volendo, potrebbe essere riproposta sia alla Provincia di Trento, proprietaria del fatiscente compendio, sia agli imprenditori trentini, magari con un’asta alla quale potrebbero partecipare quegli stessi che ci avevano pensato allora, quando fu presentato il progetto.