Idrovia Garda – Venezia, un sogno realizzabile?
Da Riva del Garda a Venezia in barca? Un progetto del quale si discute da decenni, ma che potrebbe concretizzarsi grazie all’interessamento della Regione Lombardia di concerto con la provincia di Mantova, con i soldi che potrebbero arrivare grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con un costo stimato di circa 200 milioni di Euro. A tal proposito è già stato affidato uno studio preliminare alla ditta Technical S.p.A. di Verona che elaborerà un progetto al fine di rendere navigabile un tratto del canale irriguo Virgilio e una parte del fiume Mincio, emissario del lago di Garda tra Peschiera e Mantova. Dalla città di Virgilio, poi, il tratto si collegherebbe all’idrovia esistente Fissero-Tartaro-Canal Bianco che porta direttamente al mar Adriatico. Si chiama “Progetto di rinaturazione e navigabilità del fiume Mincio nell’ambito del sistema idroviario Garda-Venezia” ed è stato discusso durante la recente riunione della Comunità del Garda presieduta da Maria Stella Gelmini. Ente promotore è l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, con uno studio che va ad inserirsi nel sistema idroviario padano-veneto. La fattibilità sarà ulteriormente al centro di un prossimo incontro a tema specifico tra le parti, al quale parteciperanno i delegati trentini che appartengono alla Comunità del Garda. Oltre alla città di Riva anche il Comune di Nago Torbole col suo sindaco Gianni Morandi il quale, dopo l’ultima assemblea, sul progetto ha detto che “sarebbe un sogno”. Non sarà un percorso facile, tuttavia, perché ci si deve muovere tra esigenze legate al turismo, all’irrigazione della pianura padana e delle colture, fattori legati alla paesaggistica e alla viabilità.