Famiglia, l’esperienza del Trentino nel futuro della Regione Umbria

Redazione15/02/20233min

 

Avviare un processo culturale di sensibilizzazione e di riorientamento dell’attività delle istituzioni ai bisogni e al benessere delle famiglie e combattere la denatalità: questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa che è stato sottoscritto tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Umbria.
L’attenzione della Regione Umbria alla famiglia trova conferma anche nei numeri, visto che ad oggi hanno già aderito 15 Comuni umbri al “Network nazionale dei Comuni amici della famiglia” (Todi, Perugia, Città di Castello, Foligno, Castel Ritaldi, Marsciano, Umbertide, Torgiano, Spoleto, Bastia Umbra, Deruta, Collazzone, Acquasparta, Terni, Orvieto) e 3 Comuni hanno ottenuto la certificazione “Family in Italia” (Perugia, Todi, Foligno).
Presenti alla sottoscrizione anche due rappresentanti dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN): Vincenzo Aquino e Elisabetta Mazzeschi.
Il Protocollo avrà durata triennale, prorogabile, e i due interlocutori privilegiati saranno – per la Provincia autonoma di Trento – l’Agenzia per la coesione sociale e – per la Regione Umbria – la Direzione Salute e Welfare. Gli ambiti di intervento prioritari siglati dalle parti nel Protocollo sono, in sintesi, scambi di buone pratiche e occasioni di confronto territoriale; promozione di strumenti quali i marchi famiglia (Family Audit, Family in Trentino, ecc.), lo standard famiglia, i Piani famiglia annuali, i Distretti famiglia, i sistemi premianti, oltre alla sussidiarietà orizzontale partendo dall’importante ruolo svolto dall’associazionismo familiare.
Altro versante oggetto di attenzione dell’accordo sarà il Welfare aziendale con l’intento di promuovere il miglioramento delle politiche di conciliazione tra vita familiare e lavorativa – anche attraverso la certificazione “Family Audit” – in una visione sussidiaria circolare che vede coinvolti 3 attori: “Istituzione, Imprese e Famiglie”. Infine il Protocollo cita l’importante funzione delle reti territoriali – i cosiddetti “Network” – rispettivamente il Network nazionale dei Comuni amici della famiglia e il Network Family in Europe – con l’obiettivo di mettere a sistema e diffondere le politiche e le misure più virtuose per valorizzare la famiglia, quale cardine e motore della società, favorendo il suo benessere e sostenendo la natalità.

 


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