Ritorna al teatro di Arco la rassegna dialettale «Bruno Cattoi»

Redazione24/01/20233min
Gruppo-culturale-Zivignago87

 

Prende il via sabato 28 gennaio la rassegna di teatro amatoriale dialettale intitolata a Bruno Cattoi (1919-1984), illustre arcense prima attore, poi autore di testi teatrali caratterizzati dalla graffiante ironia e dall’utilizzo del dialetto. Un cartellone di tre spettacoli che quest’anno tornano finalmente ad Arco, all’auditorium dell’oratorio San Gabriele.
Il biglietto unico costa 7 euro, l’abbonamento ai tre spettacoli 18 euro. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare all’auditorium dell’oratorio dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 fino al 27 gennaio oppure online su https://ticket.cinebot.it/arco. Inizio degli spettacoli alle ore 21.

Si parte con «Ciciole a colazion», commedia di Lorena Fruet portata in scena dalla filodrammatica del Gruppo Culturale Zivignago 87 di Pergine Valsugana, in dialetto trentino intervallata da qualche parola in italiano, colorata con danze e canti, realizzati in collaborazione coi gruppi Danticadanza e Zivireel e col coro Castel Pergine.

La seconda proposta, sabato 4 febbraio, è la commedia di Andrea Tasin «Quel che no te te aspeti», sul palco la filodrammatica Sant’Ermete di Calceranica. Al centro della vicenda, una situazione diventata di stretta attualità per molte famiglie: il rapporto degli anziani con le persone chiamate a prendersene cura.

Sabato 11 febbraio, ultima data, ospite della rassegna è la filodrammatica El Campnil di Aldeno con la commedia di Bruno Groff «Con en pè en la busa».

Attore, autore e regista generoso, Bruno Cattoi ha lasciato nel mondo del teatro locale un segno che resiste al tempo. Attore di provata esperienza, recitò anche a fianco di nomi importanti del teatro del Novecento (ad esempio Anna Proclemer) in spettacoli di livello nazionale, ma soprattutto fu cultore e amante delle espressioni più genuine e semplici dell’amore per il teatro, che ritrovava fra gli attori dilettanti della sua Arco e delle città vicine. Proprio per le filodrammatiche locali infatti, ha scritto copioni che ancora si ricordano con affetto e nostalgia per l’arguzia e la pungente satira, e per il grande cuore che egli ha saputo infondere ad ogni battuta.

Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare l’Ufficio attività culturali del Comune di Arco al numero 0464 583656 oppure all’indirizzo email [email protected]

 


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