Di buona qualità le acque del Garda, finanziamenti per migliorare il depuratore di Arco

Claudio Chiarani16/01/20233min
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Nella riunione della Comunità del Garda tenutasi a Torri del Benaco venerdì 13 gennaio, più che di livello delle acque dello stesso si è parlato di sversamenti di acque reflue che causano problemi sanitari. “Abbiamo chiaramente detto – dichiara Gianni Morandi, primo cittadino di Nago Torbole sceso a Torri per dire ovviamente la sua per la parte trentina – che non sono certo le nostre acque reflue che causano inquinamento, e in questo ho ricevuto dalla provincia di Trento le più ampie rassicurazioni. Fare allarmismi è sempre fuori luogo.” Il sindaco di Nago Torbole con questo si è rivolto direttamente, anche senza averlo citato, al consigliere provinciale Filippo Degasperi, il quale con un’interrogazione aveva scritto che il depuratore al Linfano funziona male, in particolar modo quando ci sono eventi come abbondanti piogge non assolvendo alla sua funzione, ossia depurare le acque nere che lì vi sono trattate. A supporto di questo durante l’incontro è arrivata però anche la relazione dell’ingegner Giovanni Gatti, dirigente dell’Agenzia per la depurazione dell’acqua in seno alla provincia di Trento. “Non c’è un problema connesso al funzionamento dell’impianto di depurazione delle acque nere – ha dichiarato Gatti – e il depuratore al Linfano di proprietà della Provincia di Trento non crea alcun problema alle acque del lago di Garda.” L’incontro, voluto dal sindaco di Torri Stefano Nicotra e al quale hanno partecipato anche il primo cittadino di Brenzone Davide Benedetti, l’ing. Gatti, il sindaco di Nago Torbole Morandi, l’assessore di Arco Nicola Cattoi e, ovviamente, il segretario generale Pierlucio Ceresa della Comunità del Garda ha chiarito, dunque, che non è certamente “colpa” dell’impianto del Linfano se la qualità delle acque del Garda è preoccupante. Anzi, la qualità delle acque è buona e che gli amministratori delle sponde veronesi e lombarde possono stare tranquilli e che se qualche sversamento accade è solo in limitatissima quantità (88 metri cubi di liquami non trattati nel 2002 bypassati dal depuratore sono finiti nel fiume Sarca, immissario del lago di Garda, ossia lo 0,001% di tutto ciò che, invece, finisce nel lago dagli sfioratori del collettore del Garda). La Provincia di Trento ha stanziato cinque milioni di euro per “ringiovanire” il depuratore del Linfano, e il Comune di Arco a sua volta un altro milione per sistemare il collettore verso quel depuratore. Insomma, un “problema” sollevato che non è tale.

 

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