Riva e la SAT dicono addio a Cesarino Mutti

Claudio Chiarani20/12/20223min
MUTTI CESARINO (1)

 

È spirato alle cinque di questa mattina, martedì 20 dicembre, Cesarino Mutti, per 18 anni storico presidente della sezione della SAT di Riva del Garda. Ottantaquattro anni compiuti, è stato il fondatore del gruppo dei satini rivani chiamato “VIP”, ossia “Vecchietti in pensione” ma oltre a questo è stato l’anima per altrettanti anni dell’Annuario che la Sat di Riva da alle stampe con immutato impegno verso i soci. Ecco, Cesarino era l’anima di una pubblicazione che tutti, sia soci SAT che semplici appassionati di montagna custodiscono gelosamente in casa. Una vita dedicata al lavoro, fondatore di una bottega in via Disciplini dedicata alla gastronomia e gestita per anni prima della meritata pensione, viveva per la montagna e la sua sezione rivana, dedicando tempo alle gite e alla pubblicazione che raccoglie annualmente testimonianze della attività satina e in generale della cultura rivana. Uomo onesto, caratteristica che tutti gli hanno sempre riconosciuto, ha sempre guidato la sezione rivana della Sat con amore e passione. Alla sua presidenza nel 2003 gli succedette Marco Matteotti, e lui piano piano si mise in qualche modo in disparte, sempre pronto tuttavia a dare una mano, un consiglio, dispensare un sorriso a chiunque lo incontrasse. Lo piange la Sat centrale, le sezioni tutte del Trentino ma chiunque lo abbia conosciuto, un dolore condiviso con la compagna Letizia, la figlia Daniela e tutti i parenti. I funerali si terranno giovedì 15 dicembre alle ore 14.30 in chiesa Arcipretale di Riva del Garda. Mezz’ora prima la recita del Santo Rosario.
Cesarino Mutti: il ricordo e il cordoglio del sindaco
Il cordoglio per la scomparsa di Cesarino Mutti arriva anche dalla sindaca di Riva del Garda. «Purtroppo – scrive Cristina Santi- un altro pezzo della storia e del cuore della nostra città che ci ha lasciati. Tra i tanti ricordi che ho, quello nel suo negozio, quando da piccola ci andavo con la mamma, in via Disciplini. Ricordo una persona vivace e gentile, piena di vita, che mi metteva il buon umore. Come rivani lo ricordiamo soprattutto per quello che ha fatto per la nostra sezione della Sat e per la montagna, che amava tantissimo. Tantissime iniziative e tantissime idee, e soprattutto un entusiasmo e una voglia di fare che erano contagiosi e che ne facevano un trascinatore. Per Riva del Garda, una grandissima perdita che ci lascia tutti tristi e increduli. Ai suoi cari mando un abbraccio commosso e l’espressione della mia più sentita vicinanza».

 


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