Canone concordato degli affitti: aggiornato l’accordo con Arco
Per contrastare la carenza di alloggi in affitto a privati e famiglie è stato aggiornato l’Accordo territoriale in tema di canone concordato per il territorio comunale di Arco.
Stipulato tra le associazioni degli inquilini e quelle dei proprietari immobiliari, l’accordo definisce i valori minimi e massimi del canone mensile in Euro per metro quadrato, a seconda della localizzazione e delle caratteristiche dell’immobile. In sostanza, il proprietario dell’immobile, a fronte della locazione a canone concordato (che stabilisce il valore minimo e il valore massimo dell’affitto), ottiene alcuni benefici fiscali (previsti dalla normativa statale con la legge 431/98): un’aliquota più che dimezzata (10% anziché 21% ) in caso di cedolare secca, e un imponibile nettamente ridotto (66,5% anziché 95%) dell’Irpef, questo sia per il locatore sia per il locatario (se beneficiario della detrazione Irpef). Questo per calmierare gli affitti e agevolare gli inquilini, i quali possono contare anch’essi su uno sgravio fiscale commisurato alla situazione reddituale. Ma soprattutto per contrastare il fenomeno degli alloggi sfitti.
Dall’ultimo aggiornamento dei Patti territoriali per le locazioni di immobili a canone concordato nel Comune di Arco, notevole è stata l’evoluzione del mercato immobiliare, sicché un aggiornamento si presentava ormai come necessario.
Le modifiche: sono state riviste le tre zone in cui è suddiviso il territorio comunale in relazione al nuovo assetto urbanistico ed edilizio, con l’individuazione per ogni zona di fasce di valori degli immobili a metro quadrato, così da renderle più coerenti all’attuale mercato privato delle locazioni. Il valore è stato concordato considerando esigenze dei proprietari e degli inquilini.
Il nuovo Accordo territoriale è stato firmato mercoledì 30 novembre nella sede della Cgil del Trentino in via dei Muredei a Trento, presenti Francesca Modena (assessora a finanze comunali, bilancio, patrimonio, tributi e tariffe del Comune di Arco), i rappresentanti dei sindacati degli inquini Manuala Faggioni (Sunia Cgil) e Fausto Gardumi (Sicet Acli), e per i proprietari Severino Rigotti, presidente della FIMAA Trentino, Marcello Condini (Federproprietà) e Giampiero Cozzio (Unione Piccoli Proprietari).
Oltre a questo, il Comune di Arco sta valutando la fattibilità di un ulteriore incentivo, una riduzione dell’aliquota Imis per i proprietari, per facilitare l’immissione sul mercato di alloggi a prezzi accessibili.