Viabilità su viale Rovereto e Sant’Alessandro a Riva, se ne riparla nel 2026
“Questo viale non si tocca, l’assessore Mauro Malfer fermi le sue fughe in avanti”. In sintesi è il messaggio rivolto all’Assessore Malfer dal neocostituito “Comitato Tutela e Territorio” di Sant’Alessandro, a proposito di viale Rovereto a Riva del Garda e dell’ipotesi di spostare il traffico in entrata e uscita verso le zone residenziali lungo la via Brione.
Alcuni membri col presidente Paulo Nino Copat hanno incontrato il sindaco Cristina Santi consegnandole un documento nel quale si ribadisce la volontà dei residenti della frazione di Riva di attendere il collegamento Maza – Cretaccio (dunque non prima del 2026) prima di qualsiasi decisione in merito. Un impegno che ha preso recentemente anche il Consiglio comunale il 3 ottobre scorso, dunque il rispetto di quanto deliberato. Perché, sempre secondo quanto scritto nel documento presentato e protocollato dal Comitato, non esiste, almeno ad oggi, una programmazione su come sarà la viabilità una volta terminato il tunnel di collegamento tra Passo S. Giovanni e la statale della Maza. Ossia come si collegherà il traffico in uscita dal tunnel con la piana del Garda trentino. La viabilità è un tema delicato, soprattutto se si desidera togliere il traffico dalle zone urbane per spostarle in periferia, come nel caso di Sant’Alessandro. Poi tra le altre cose “delicate” sul tema c’è la circonvallazione di Torbole di cui se ne parla da anni, oppure il potenziamento di via Sabbioni e la messa in sicurezza di S. Giorgio. A seguire tutto il “resto”, ossia la fascia lago, la ciclabile, gli spazi Fraglia della Vela, i giardini all’italiana lì accanto. Opere, idee che devono trovare una soluzione definitiva e, chiede sempre il Comitato, che il tutto sia inserito nel bilancio di previsione 2022-2024 finanziando con l’avanzo d’amministrazione o altre risorse proprie.