Riva del Garda: docce chiuse nelle palestre, in piscina durano un minuto

Dal 1° novembre è vietato farsi la doccia al termine degli allenamenti nelle palestre comunali. L’amministrazione rivana ha quindi recepito la direttiva emanata dal Consiglio delle autonomie. Il tutto, ovviamente, per cercare di arginare i costi dell’energia elettrica e della crisi energetica in generale che ha prodotto un aumento del costo dei combustibili. Riva 1 e Riva 2, gli istituti scolastici Floriani e Maffei e l’Enaip di Varone dunque, hanno ricevuto la nota di Palazzo Pretorio agendo di conseguenza verso le società sportive che utilizzano gli spazi messi a loro disposizione per allenare i loro iscritti. Docce disponibili, invece, per le partite di campionato.
Il tutto quando anche il Palagarda è stato chiuso in quanto struttura “energivora”, ossia che consuma troppo, sia in termini di energia elettrica sia di riscaldamento, uno spazio enorme che era già difficile riscaldare anche vent’anni fa, quando ci giocava il G.S. Riva Basket in B2.
Una riduzione dei consumi che dovrebbe tradursi in un risparmio che si aggira tra il 10 e il 15% cui Palazzo Pretorio ha sempre fatto fronte, e se da qualche parte bisogna iniziare ecco che quel “tendone” è sicuramente la prima pedina da muovere.
Altra questione è quella delle docce alla Piscina comunale «Enrico Meroni»: da oggi ogni utente riceverà all’entrata un gettone con cui potrà fare la doccia della durata di circa un minuto, grazie a un sistema con temporizzatore. Un dietrofront dalla scelta iniziale di chiuderle completamente, in considerazione della particolare situazione di alcuni fruitori, in particolare delle persone con disabilità, e delle necessità di bambini e anziani, oltre che dei dipendenti della piscina che passano numerose ore in acqua. Ecco quindi l’installazione nelle docce un sistema di temporizzazione a gettone.