Bollette salate per la piscina “Meroni” di Riva, si resiste fino a dicembre

Bollette salate per l’energia elettrica anche la piscina “Enrico Meroni” di Riva del Garda per la quale è garantita la “tenuta” almeno fino a dicembre 2022, poi si vedrà.
Energia per riscaldare l’acqua e l’ambiente si sta pagando a caro prezzo e quindi il Comune si sta adoperando per garantire che il servizio offerto agli iscritti delle società sportive, ai vari partecipanti dei corsi di nuoto e agi appassionati non venga a mancare questo importante servizio ludico.
Da Alto Garda Parcheggi e Mobilità, gestore dell’impianto, hanno detto che fino a dicembre si va avanti, poi si starà a vedere come sarà la situazione energetica, sperando ad un rientro nei ranghi dei costi della energia. Il sostegno ad APM da parte del comune c’è, le spese del primo semestre sono state di circa 100 mila Euro per le sole manutenzioni, un consumo d’acqua per 5mila, 36 mila per l’energia (come per l’intero 2021, dunque raddoppiato in soli sei mesi), 52 mila di teleriscaldamento (anche qui raddoppiato rispetto ai 12 mesi del 2021), e costi per il personale pari a 150 mila. Ebbene, nonostante in sei mesi i costi siano stati pari ai 12 dell’anno precedente (personale a parte), APM è riuscita a “tener duro” grazie al Comune e al suo aiuto. Però è chiaro che così, se non cambia qualcosa, non si potrà più andare aventi. Il sindaco Cristina Santi ha detto che nei prossimi giorni si prenderanno le opportune decisioni in merito, ma è chiaro che se la situazione internazionale non cambia ognuno dovrà necessariamente fare la propria parte. Ossia un “sacrifico” generale per poter utilizzare le risorse con più oculatezza, particolarmente per sostenere le società sportive. Ad “alto rischio”, infine, è il Palagarda. Se si va avanti così si dovrà chiudere con enormi disagi per chi utilizza la struttura sportiva. La decisione è attesa a giorni.