Nuova piscina ad Arco, le minoranze: “Serviva dialogo con tutti”

Claudio Chiarani04/10/20222min
piscina prabi arcoimage

 

L’amministrazione comunale di Arco? Allo sbando. Secondo il consigliere Oscar Pallaoro chi regge oggi lo scranno della Città delle Palme, a proposito della ormai “famosa” questione legata alla riqualificazione dell’impianto natatorio di Prabi con la sua vasca da 50 metri, non è stato capace di avviare un dialogo non solo con le minoranze politiche ma anche con i cittadini sulla delicata questione. Questo dopo un incontro nel quale le minoranze si sono dette quasi in coro “per nulla contente” del progetto di riqualificazione presentato da Amsa, la società “comunale” che prevede la realizzazione di quattro vasche più piccole e aree dedicate ai giochi dei più piccoli frequentatori. Mancherebbero dati, secondo Stefano Tamburini di “Siamo Arco” e già presidente di Amsa, il costo da cinque milioni di euro (5,2 per l’esattezza) è lievitato a sette milioni e mezzo senza una vera e propria analisi delle reali necessità. Un progetto rischioso per l’ex vicesindaco Stefano Bresciani, anche se lo stesso dice che ormai è inutile cercare di “difendere” la vasca da cinquanta metri, meglio focalizzarsi su sei corsie invece delle quattro che il progetto prevede. Insomma, per l’amministrazione di Alessandro Betta il progetto va bene così com’è (e anche per Renato Veronesi, ovviamente), per chi si oppone nel civico consesso, invece, andrebbe rivisto. E le associazioni? Secondo Chiara Parisi e Arianna Florio quelle sportive andavano “coinvolte” nel progetto. Amsa, sottolineano, è una società che dovrebbe avere quale obiettivo primario l’interesse pubblico, mentre in un parco ludico come si vuole realizzare come la riqualificazione dell’impianto di Prabi questo obiettivo non è ben visibile, anzi. Insomma, la questione è ben lontana dall’essere risolta, almeno nel breve periodo e per poter essere pronta (l’impianto nuovo come si vorrebbe) per la stagione 2023.


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