Il Festival della Gioventù dell’Euregio con i rintocchi della Campana dei Caduti
Successo per l’undicesima edizione del Festival della gioventù dell’Euregio, un progetto che ha visto coinvolti negli anni moltissimi ragazzi dei tre territori. Fin dall’inizio il motto del Festival è stato “Costruire insieme l’Euregio\Die Europaregion gemeinsam bauen”. La formula di quest’anno non ha previsto un festival itinerante, ma un solo luogo: a Rovereto, dal 21 al 24 settembre. Sabato scorso, dunque, l’ultimo giorno di attività e formazione per il gruppo di ragazzi tra 16 e 19 anni provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino, sul tema “Innovazione e Tradizione”.
Ad aprire e chiudere il Festival un luogo simbolo di pace, la Campana dei caduti: sono stati infatti i rintocchi della Campana ad inaugurare e chiudere il Festival.
I giovani hanno raccontato le loro impressioni al termine dei quattro giorni, definendo il percorso stimolante e capace di aver loro aperto nuovi orizzonti, oltre ad essere un’occasione di stringere amicizie transfrontaliere, superando le barriere linguistiche.
Durante i quattro giorni insieme, per riflettere sul rapporto importante tra le tradizioni dei nostri territori e la spinta all’innovazione, i ragazzi hanno visitato il Polo Meccatronica e gli spazi del Progetto Manifattura, dove hanno incontrato i vertici di alcune delle aziende innovative dello spazio euroregionale (MSQ, Alpmine, Trentino sviluppo). Con loro hanno lavorato in gruppo, preparato presentazioni e discusso dei risultati in plenaria. Per non limitarsi al solo settore scientifico, i ragazzi si sono recati al Mart per partecipare a laboratori artistico-culturali che l’ente organizza per i più giovani. Immancabile la visita alla città di Rovereto, con approfondimenti storici (in particolare del periodo 1919–1945) e la conoscenza di importanti istituzioni come il Museo Civico di Rovereto e l’Osservatorio astronomico sul monte Zugna, per una serata sotto le stelle.