Chirurghi italiani a Riva: “La pandemia ha spaccato l’Italia in due”
È iniziato a Riva del Garda “Orgogliosi di essere chirurghi, verso la migliore performance” il 40° Congresso dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (ACOI), un appuntamento di quattro giorni che vede la partecipazione di oltre 1.800 chirurghi ospedalieri da tutta Italia e che si confronteranno in 63 sessioni scientifiche in programma.
“La nostra società scientifica – ha detto il presidente ACOI Marco Scatizzi – in questi ultimi due anni ha fatto uno sforzo straordinario per sostenere il lavoro dei chirurghi in tutta Italia, aiutare i giovani specializzandi e stare dalla parte dei pazienti. Un lavoro ininterrotto che ha evidenziato quanto gli effetti della pandemia si siano abbattuti, ancora in modo più evidente, sul divario già presente tra il nord ed il sud del Paese. Per questo vogliamo lanciare un messaggio a quest’ultimo scampolo di campagna elettorale, al prossimo governo e a tutte le istituzioni: la politica metta il turbo per recuperare il divario che serpeggia prepotentemente nel Paese e scommettiamo, con forza, in una nuova riforma del Servizio Sanitario Nazionale”.
“Negli ultimi anni – ha detto l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli – in Trentino sono cresciute iniziative importanti nel settore delle scienze della vita che hanno messo a frutto le elevate competenze del nostro territorio anche nella ricerca applicata all’ambito sanitario. Tutto questo ha portato anche alla nascita del corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, all’emergere del progetto sulla realizzazione del Polo delle scienze della vita a Rovereto, ma anche alla elaborazione di diversi prodotti e servizi di ricerca in un settore davvero strategico”.