Quale destinazione della vecchia sede RSA “Molino” di Dro? Risponde il Comune

I candidati trentini del Movimento 5 Stelle alle elezioni per Camera e Senato hanno scritto una lettera appello sul possibile recupero dell’ex RSA di Dro al fine di trasformarla in una residenza protetta per persone anziane e disabili. Si tratta della vecchia sede della RSA Molino di Dro, rimasta vuota dopo il trasferimento nella nuova ed utilizzata temporaneamente come struttura di transito per la quarantena preventiva anti Covid-19 degli anziani prima del trasferimento alla Casa di Riposo (leggi la notizia).
In risposta alla presa di posizione risponde il Comune di Dro, per voce della vicesindaca.
“La situazione dell’edificio che ospitava la vecchia casa di riposo in via Molino – scrive nella nota – è questione troppo seria per farla scadere nella polemica elettorale e quindi è bene precisare come stanno le cose. Il Comune, in accordo con la APSP “Residenza Molino”, si è preoccupato di reperire i fondi tramite il Bim e il PNRR per la ristrutturazione esterna dell’edificio. Abbiamo lavorato per utilizzare i fondi di quel PNNR a cui la destra ha votato contro e ha dichiarato di voler cambiare, qualora andasse al Governo. Per quanto riguarda invece l’utilizzo finale della struttura, l’obiettivo è quello di creare un centro per abitazioni a vario livello di protezione dedicate a persone anziane o comunque in condizioni di bisogno. Nella struttura potrebbero trovar posto anche spazi dedicati alla Medicina di base. Il progetto andrà costruito e concordato con la Comunità di Valle titolare delle competenze in materia di sevizi sociali e con la Provincia per eventuali finanziamenti. Il futuro della struttura  – conclude la vicesindaca – è nei pensieri della Amministrazione Comunale, anche se la pandemia ha in qualche modo condizionato la programmazione, e non ha interrotto il lavoro per valorizzarla al meglio al fine di rispondere ai bisogni abitativi e di assistenza delle fasce più deboli della nostra popolazione”.