Soccorsi sul Garda, i Vigili del Fuoco lanciano l’allarme: “Troppo lunghi i tempi di intervento”
Qualche giorno fa si è tenuta l’assemblea ordinaria del corpo dei Vigili del Fuoco di Riva del Garda.
Nella sua relazione il comandante Graziano Boroni ha evidenziato il problema legato alla tempistica di intervento sul Garda in caso di emergenza.
Attualmente il Corpo di Riva del Garda è operativo h24 7 giorni su 7 e dispone solamente un gommone ed una moto d’acqua per i servizi d’emergenza. Il motoscafo ora non è più affidabile, viene quindi utilizzato per brevi spostamenti e lavori sottocosta.
“La mia preoccupazione – ha detto il comandante Boroni – riguarda principalmente i temi legati al soccorso sul lago di Garda, relativo agli allertamenti da parte delle centrali, di cui si deve trovare una condivisione su come ottimizzare i tempi.
A prova di quanto ribadiamo da anni, relativa ai tempi di allertamento per il soccorso sul lago, si è avuta con la manovra del 16 marzo 2022, organizzata dalla Capitaneria di Porto. Essa ha evidenziato come l’utente che chiede soccorso sul Garda, chiama la centrale di primo livello 112 la quale effettua la prima breve intervista e per protocollo trasferisce la chiamata alla capitaneria di Porto di Venezia che effettua un’altra breve intervista, prima di essere smistati alla Capitaneria di Porto di Salò, breve intervista e la chiamata viene inoltrata alla centrale 115 di Trento, breve intervista per poi allertare il Corpo Vvf di Riva del Garda che dovrà effettuare il soccorso.
Tutto questo comporta un tempo medio tra chiamata di soccorso e attivazione dei soccorsi di 9 minuti medi, ai quali si deve aggiungere il tempo del nostro personale che deve raggiungere la caserma, il porto ed uscire.
Vediamo vanificati gli sforzi di anni di lavoro – rimarca il comandante dei Pompieri rivani – per garantire il soccorso in modo celere e puntuale, l’utente che attende il soccorso a volte ci chiede come mai impieghiamo così tanto tempo ad arrivare. Tali procedure vanno ottimizzate, semplificate, l’utente che deve essere soccorso, non ha tempo da perdere. Negli ultimi 20 anni abbiamo investito importanti risorse in termini di Corsi di salvamento e di tecniche di soccorso in acqua, di abbigliamento personale per il soccorso, di attrezzature specifiche per i vigili che fanno parte del gruppo.
Abbiamo formato ben 24 vigili con il brevetto internazionale di salvamento, vigili che si mantengono costantemente addestrati, ai quali si aggiungono 25 vigili con patente nautica.
Nel 2023 arriverà una nuova imbarcazione – conclude Boroni – che attendiamo dal 2015, del valore di 650 mila Euro. Comunque non sarà sufficiente per far fronte a tutte le tipologie di interventi, è necessario trovare qualche forma di finanziamento per riparare il secondo motoscafo da lavoro, indispensabile per i traini e per i lavori in bassi fondali”.
L’ordine del giorno prevedeva anche l’elezione di un caposquadra, nella persona del vigile Thomas Baroni, e una variazione di bilancio per poter procedere alla ricerca di una seconda autobotte in sostituzione della MAN che ha ormai 24 anni.
Alla assemblea erano presenti il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi, il sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi, l’assessore provinciale Achille Spinelli, il vicepresidente della federazione Luigi Maturi e l’ispettore distrettuale Marco Menegatti.