Riva del Garda, la quarantesima volta di “Pam, bondola e vim”
Accompagnata dalla banda cittadina ha fatto il suo ingresso trionfale a Riva del Garda la gigantesca bondola per la distribuzione organizzata dal club “Bacionela”. Si tratta della tradizionale «Pam, bondola e vim», giunta quest’anno alla sua 40a edizione.
Dopo due anni di fermo a causa della pandemia il gigantesco insaccato, del peso di oltre 10 quintali, è stato spinto fin sotto i portici del municipio dove le mani esperte dei volontari hanno confezionato la bellezza di 20mila panini, accompagnati da 1.200 litri fra vino e bevande.
Il programma è filato liscio con l’arrivo della bondola, prodotta da sempre dalla storica ditta Veroni di Correggio (Reggio Emilia), in largo Medaglie d’Oro, accanto all’ex stazione.
Ne è seguita la sfilata fino in piazza, dove la prima fetta è stata tagliata dalla sindaca Cristina Santi e dal presidente Gianfranco Benatti.
La distribuzione dei panini e delle bevande è partita puntuale dalle 10 e si è protratta fino alle 13, per proseguire alle 15 con l’accompagnamento del gruppo “Pausa Merlot” fino all’esaurimento delle scorte.
La festa costituisce uno dei più singolari appuntamenti estivi della città ed è organizzata dal Bacionela Club con il sostegno del Comune di Riva del Garda.
“L’uscita dalla pandemia – ha detto la sindaca – è lunga e graduale, ma quest’anno possiamo finalmente tornare ad assaporare, seppur con prudenza e attenzione, quella che amiamo definire libertà. Uno dei segni di una ritrovata normalità è senz’altro il ritorno di “Pam, bondola e vim”, il cui carattere popolare ci suggerisce il senso di spensieratezza e allegria”.
L’idea di una festa da ripetere annualmente e da iscrivere nel calendario delle manifestazioni cittadine, che al divertimento unisse il sostegno ad enti e associazioni che si danno da fare per i poveri e per chi è in difficoltà (il ricavato della festa è sempre devoluto per questo fine), risale al 1980 ed è attribuita a Germano Alberti, noto pittore rivano. Una proposta subito raccolta dal gruppo di amici della Riva «vecchia», trai quali Gianfranco Benatti, Arnaldo e Aurelio Bresciani, Luciano Ferraglia, Luigi Leoni, Enzo Santoni e Gigi Zanolli che allo scopo fondarono il «Bacionela club», il cui nome indica il contenitore di legno dalla particolare forma arrotondata che un tempo serviva per raccogliere il vino dalla tinozza per versarlo, in occasione della travasatura, da una botte all’altra.
Il gruppo lavora in armonia (ci tengono a precisare che è composto da soli uomini…) divertendosi e facendo divertire con le proprie iniziative. Nei suoi quarant’anni di vita è riuscito a raccogliere la bella somma di 169mila Euro, completamente devoluti ad enti, associazioni benefiche o persone in difficoltà.
Il prossimo appuntamento con il “Bacionela” è in agosto con la tradizionale distribuzione di anguria.