Loppio di Mori, in Consiglio Comunale chiesto un semaforo per i pedoni
Il 14 febbraio del 1998, mentre attraversava la strada assieme al figlio Enrico a Loppio, perdeva la vita Giulio Bertolini, persona notissima e stimata in zona, appassionato del volo libero in deltaplano (fu tra i primi con le Ali Azzurre di Mori a librarsi nei cieli sopra la zona). Ebbene, a distanza di ben 24 anni da quell’incidente la frazione di Mori giace ancora “abbandonata” e senza risposte per tutti i residenti, ma non solo, che per uscire di casa devono mettere a repentaglio la loro vita attraversando la trafficata Statale Gardesana 240. Ecco, dunque, che alcuni consiglieri comunali di Mori, tra cui Cristiano Moiola del Patt, Bruno Bianchi di “Mori Dinamica” ed Erman Bona di “Impegno per Mori” si sono fatti avanti presentando in Consiglio comunale una mozione in tal merito, con la proposta di installare un semaforo “a chiamata” che permetta a chi deve attraversare la strada di fermare temporaneamente il flusso delle vetture in transito. Un semaforo che porterebbe maggiore sicurezza per i cittadini della frazione. Loppio, cresciuta negli anni, si presenta ormai come una borgata residenziale molto abitata, con case sparse che si affacciano sulla statale 240 con elevati flussi di traffico, presenza a volte di di trattori. Eppure, un progetto di una circonvallazione giace nei cassetti della Provincia da anni, periodo nel quale molti bambini hanno rischiato la vita per salire su di un autobus per andare a scuola, i residenti per bere un caffè o andare a fare la spesa. Insomma, se il mondo va avanti e la tecnologia, spesso, lo supera, la viabilità in quel tratto è la stessa da almeno mezzo secolo. Viabilità che con le alte presenze estive nel Garda trentino è ovviamente cresciuta fino agli oltre tre milioni e mezzo di presenze in stagione.