Arriva l’estate, scatta l’allarme zecche

Con la stagione estiva aumenta la presenza delle zecche nei boschi del Trentino e quindi la possibilità di essere infettati dai piccoli parassiti che si nutrono del sangue dell’uomo e degli animali. Le punture non sono dolorose e non si sentono, ma possono purtroppo avere conseguenze gravi, se il parassita è infetto. Le principali malattie trasmesse dalle zecche sono la malattia di Lyme e la TBE. Da inizio anno sono state già dieci le segnalazioni di infezione da TBE. In Trentino la vaccinazione contro l’encefalite da zecca (TBE) è gratuita e disponibile anche in questa stagione, basta verificare la disponibilità nelle varie sedi sul Cup online.
Per evitare le punture di zecca in occasione di escursioni e camminate nei boschi è opportuno:
– camminare sui sentieri ed evitare il più possibile il contatto diretto con le piante o con l’erba
– vestirsi con abiti coprenti (manica lunga e pantaloni lunghi) e di colori chiari, mettere scarpe chiuse e cappello
– utilizzare repellenti a base di DEET sulla pelle scoperta.
– Dopo ogni escursione verificare che non ci siano zecche sulla pelle.
Un’eventuale zecca va tolta il prima possibile, ma non è necessario andare al pronto soccorso, basta avere una pinzetta apposita:
– non applicare sostanze irritanti sul parassita
– non toccare la zecca direttamente con le mani
– con la pinzetta afferrare la zecca vicino alla pelle, senza schiacciarla; tirare delicatamente, senza strappi, fino al distacco
disinfettare la piccola ferita (con disinfettanti non coloranti) o lavare con acqua e sapone
– rendere inoffensiva la zecca estratta (bruciarla o incollarla su nastro adesivo).
– dopo aver tolto la zecca non serve prendere antibiotici o chiedere esami del sangue al proprio medico:
Per il mese successivo controllare ogni giorno la pelle dove è stata trovata la zecca
se compaiono macchie rosse che si allargano sulla pelle e/o febbre, dolori articolari o altri disturbi, rivolgersi al proprio medico.
Tutto il Trentino può considerarsi a rischio, tuttavia, negli ultimi anni, i casi sembrano concentrarsi in alcune aree come la Valle di Non, la Val di Cembra e la Valle dei Laghi. La TBE è una malattia inizialmente simile all’influenza che può guarire senza problemi anche se, talvolta, può evolvere in una forma più grave come la meningite o l’encefalite. In alcuni casi può lasciare danni permanenti al sistema nervoso.
Per maggiori informazioni sulle zecche e le malattie potenzialmente trasmissibili: https://www.apss.tn.it/Documenti-e-dati/Pubblicazioni/Attenzione-alle-zecche