Concorso letterario di Arco “Storie di donne”, vince “In ottantaquattro passi”
Silvia Rivolta, con il racconto «In ottantaquattro passi», ha vinto ad Arco il primo premio della sezione generale della 17ª edizione del concorso letterario «Storie di donne».
La cerimonia di proclamazione dei vincitori e di premiazione si è svolta nella serata di sabato 14 maggio all’auditorium di Palazzo dei Panni, condotta dal direttore della biblioteca civica «Bruno Emmert» Alessandro Demartin, presente l’assessore alla cultura del Comune di Arco.
Il concorso, riservato a racconti brevi dedicati all’universo femminile, è organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Arco tramite la biblioteca civica «Bruno Emmert» con l’obiettivo di dare spazio a chi abbia voglia di riflettere e di raccontare la vita, le esperienze e i sogni del mondo femminile. La sezione speciale «Premio San Pancrazio» (tre i temi: la dipendenza dall’alcool, il gioco d’azzardo e la medicina di genere) è organizzata in collaborazione con l’ospedale San Pancrazio (Gruppo Santo Stefano Riabilitazione).
«Lo spazio che separa una madre dalla propria creatura è il tema centrale del racconto -recita la motivazione della giuria della sezione generale – uno spazio pieno di dubbi, di paure, di desiderio, di speranza, di amore, di contatti mancati, di azioni minime da ripetere. Non poterlo stringere tra le braccia, non ricordare l’odore della propria creatura assale e turba in un crescendo continuo, scandito dalla conta. Contare è una pulsazione, è sostegno, è spazio che si copre che porta, magicamente il lettore e la protagonista all’agognato bene: come in una epifania, la mamma arriva sempre, in 84 passi». Il secondo premio è andato a Claudia De Bellis con «Compagnia», il terzo a Eva Serena Pavan con «Me lo prometto».
Nella sezione supplementare «Identità di genere» si è imposta Roberta Cadorin con il racconto «Da uomo a uomo» mentre per la sezione speciale «Premio San Pancrazio» il primo premio per il tema «Donne e alcol» è andato a «Speranza» di Fabrizia Bort, secondo posto per «I bambini hanno diritto di vivere senza mostri» di Antonella Iob.
Per il tema «Medicina di genere» successo di Nadia Martinelli con «Che genere di farmaco» mentre per il tema «Gioco d’azzardo», infine, nessun vincitore, dato che nessuno dei racconti iscritti trattava di ludopatia. La giuria ha comunque assegnato una menzione d’onore al racconto di Francesco Calabrese «Il girone dei giocatori», «per la qualità del racconto e lo stile con cui ha trattato l’argomento del gioco, seppur in termini generali».
I premi assegnati sono buoni spesa del valore di 300, 200 e 150 euro.