Viabilità post-tunnel ad Arco, la PAT esclude via Sabbioni

Il potenziamento di via Sabbioni ad Arco, ossia il tratto stradale che dal Linfano collega la statale 118 in zona S. Giorgio, non è contemplata nella progettazione provinciale inerente la prosecuzione della tangenziale che arriverà dallo sbocco del tunnel Nago – Maza alla piana dell’Alto Garda. Quindi il traffico diretto verso il Garda si immetterà sulla strada esistente provocando, questa è la preoccupazione, altre colonne. Perché senza un adeguato sbocco stradale che porti i veicoli verso le Grazie in maniera scorrevole sarà un caos.
Sembra che per ora i tecnici provinciali non stiano nemmeno disegnando su carta quello che, invece e secondo il sindaco di Arco Alessandro Betta e l’assessore competente Gabriele Andreasi, serve assolutamente. Le affermazioni del presidente Maurizio Fugatti su questa mancata progettazione hanno sollevato le preoccupazioni dell’amministrazione comunale arcense, per la quale prevedere, progettare e realizzare il necessario potenziamento di quella via in simbiosi con quello che dallo sbocco sulla statale della Maza verso il Cretaccio è la soluzione più logica. Sulla questione è intervenuto anche Alessandro Olivi, consigliere provinciale ed ex assessore della giunta Rossi, il quale ha chiesto al presidente Fugatti esplicitamente di inserire quel tratto nella progettazione dell’unità funzionale in corso. Preoccupazione, dunque, per il futuro viabilistico della Busa che deve essere studiato con largo anticipo al fine di ridurre al massimo le lunghissime code che siamo abituati a vedere da molti anni. Sull’argomento ha perso posizione anche “Progetto Comune”, la forza di opposizione in seno al Comune di Nago Torbole, i cui rappresentanti hanno presentato una mozione al sindaco Gianni Morandi chiedono l’immediata convocazione di un incontro col presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti al fine di sollecitare la realizzazione di quel tratto di strada. Una prosecuzione necessaria affinché gli abitati di Nago e Torbole non debbano sempre “soffrire” l’elevata mole di traffico, specie nei weekend e d’estate. Sarà quindi più che necessario un incontro pubblico nel quale il presidente illustri lo stato dei progetti ma, ovviamente, anche l’impegno di concludere la prosecuzione del tunnel del Cretaccio con infrastrutture viarie assolutamente necessarie una volta completato.