Tornano i congressi medici a Riva, grande partecipazione con la Società Europea del Basicranio
Era il 1993 quando a Riva del Garda si svolse per la prima volta il Congresso della Società Europea del Basicranio (ESBS), associazione scientifica multidisciplinare nata quell’anno dall’intuizione di un gruppo di otorinolaringoiatri, neurochirurghi e neuroradiologi che decise di dare corpo alle idee di una nuova frontiera della chirurgia, costituendo una società che rappresentasse il comune sforzo nell’affrontare patologie che interessano la base del cranio considerate fino ad allora inoperabili. Dopo 29 anni, il Congresso ESBS è tornato in Italia nella sua location originaria e proprio in questi giorni, dal 20 al 23 aprile, si è svolto al Centro Congressi di Riva del Garda.
Quattro giornate di lavori che hanno richiamato 450 presenze internazionali, 185 relatori, 16 sponsor ed espositori, 300 contributi scientifici di cui 40 tavole rotonde presentati in contemporanea in 9 sale. Questi i numeri del Congresso che, con la regia organizzativa dell’agenzia Nord Est Congressi, è parte della rassegna di appuntamenti medico-scientifici del 2022 ospitati nella struttura gestita da Riva del Garda Fierecongressi.
Un importante momento di confronto, il primo dopo la pandemia che consentito di riunire in presenza medici, ricercatori e professionisti del settore provenienti da tutta Europa e non solo (Austria, Belgio, Canada, Germania, Polonia, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito, Portogallo, Repubblica Ceca, Stati Uniti d’America, Svizzera, Ungheria), che hanno condiviso argomenti di rilevante valore scientifico in ambito chirurgico e diagnostico, studi e progressi fatti da ciascuna delle discipline del basicranio a beneficio di tutti i pazienti.
“Siamo felici e orgogliosi di aver ospitato nuovamente ESBS al Centro Congressi di Riva del Garda in questo avvio della stagione congressuale – ha commentato Renata Farina, Congress Manager di Riva del Garda Fierecongressi – Un congresso prestigioso e di respiro internazionale, che ha ben rappresentato il desiderio di ritornare ad incontrarsi in presenza, soprattutto a livello internazionale, dopo due anni di stop forzato. Ci auguriamo che questo possa essere di buon auspicio per la ripresa di cui tutto il settore degli eventi, e non solo, ha grande bisogno”.