Energia da fonti rinnovabili: si semplifica e incentiva il suo utilizzo
Quello dell’energia è un tema fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità, e oggi è ancora più drammaticamente attuale alla luce delle note vicende internazionali, con il loro impatto sulle forniture di gas.
Sul tema è stato approvato in via preliminare del testo del nuovo Disegno di legge per la promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili, che dovrebbe approdare in Aula consiliare per l’approvazione definitiva entro la fine di aprile.
Due gli aspetti principali contenuti nel nuovo Disegno di legge, entrambi finalizzati a semplificare e al tempo stesso a promuovere la produzione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel territorio provinciale, integrando in un’unica legge gli aspetti urbanistici non definiti nella legge di governo del territorio con le autorizzazioni in materia di energia.
Da un lato, abbiamo gli impianti su tetti e coperture. Il target di riferimento è in primo luogo quello delle famiglie, ma naturalmente anche delle imprese. Il disegno di legge prevede che gli impianti solari fotovoltaici o termici realizzati sulle coperture di costruzioni esistenti, nonché le opere per la relativa connessione alla rete elettrica, siano opere libere, previa comunicazione al comune. Per tali impianti, non è dunque prevista alcuna autorizzazione o atto di assenso, ivi inclusa l’autorizzazione paesaggistica. E’ fatta salva soltanto la disciplina dei beni ambientali e culturali.
Il secondo aspetto importante interessato dal provvedimento è quello della produzione di energia da fonti rinnovabili su altre aree idonee. Questa misura interessa in maniera molto importante le imprese, e va ad elencare puntualmente tutte le tipologie di area in cui, in maniera anche qui semplificata rispetto al passato, si potranno installare impianti per la produzione di energia rinnovabile, in sintesi: aree per servizi infrastrutturali e discariche; aree produttive industriali-artigianali; aree miste commerciali, terziarie e produttive; aree estrattive effettive e cave; siti ancora da bonificare di interesse nazionale e discariche non controllate e bonificate ai sensi delle normative vigenti; aree di servizio per la mobilità; strade esistenti o da potenziare; aree a parcheggio.
In queste aree l’installazione degli impianti viene ammessa anche in deroga agli strumenti urbanistici subordinati al PUP, ma comunque in modo tale da non limitare la destinazione d’uso della zona prevista dagli stessi strumenti urbanistici.
Le aree idonee possono essere modificate con deliberazione della Giunta provinciale e si lascia la possibilità ai comuni di individuare, con variante non sostanziale al PRG, ulteriori aree idonee dove consentire la realizzazione di impianti per la produzione di energia “green”.