L’architetto João Nunes e la sua idea di fascia lago per Riva

Claudio Chiarani27/03/20225min


L’idea dell’architetto paesaggista portoghese di mettere in “contatto” gli spazi verdi rivani, oggi distanti l’uno dall’altro in un “caos disordinato” è, fondamentalmente, semplice.
Poi il lato pratico si vedrà se la variante 13 che lo conterrà potrà essere attuata.
Un piano paesaggistico che ridisegnerà Riva del Garda. Ovviamente. Le aree pubbliche dovranno “interagire” tra loro come un unico parco, la mobilità sarà “verde” lungo l’asse principale che porta in città, ossia quei due viali continui che sono Rovereto e Carducci, in sostanza da porto S. Nicolò a Largo Bensheim, laddove sorgerà il tratto della Ciclovia del Garda e che dovrebbe diventare a senso unico in uscita dalla città.
Poi si vedrà.
Per l’area ex Cattoi, premesso che si tratta di un’area privata, Nunes prevede un progetto specifico volto all’ottimizzazione degli spazi pedonali tra i due torrenti, Albola e Varone, un’area verde che potrà “colloquiare” con quello della ex Miralago lì accanto. Il rudere dell’ex falegnameria, invece, sarà utilizzato come edificio pubblico, ovviamente adeguatamente riqualificato, dal quale godere della vista d’assieme di tutto lo spazio che lo contorna.
Sulla ex colonia Miralago, invece, l’architetto portoghese ha un’idea ben precisa: l’unico edificio che rappresenta un certo valore da tutelare è la ex chiesetta sul lato est, tutto il resto non è di pregio, dunque, (a leggere tra le righe) potrebbe essere o abbattuto o, salvandone la facciata, essere inquadrato in una sorta di “Campus sportivo” aperto alle associazioni.
Il campo da calcio della Benacense sarà eliminato e rimarrà solo la struttura della tribuna disegnata dall’architetto Giancarlo Maroni, opportunamente restaurata, trasformando la zona in spazi per eventi, includendo la vicina area del Villino Campi.
Ai Sabbioni prevede a concedere altri spazi per associazioni che, sulla spiaggia potrebbero trovare il giusto riparo per le imbarcazioni in dotazione. Infine, ultimi ma non per questo meno interessanti, Nunes propone gli spunti per la Rocca di Riva, attuale sede del MAG che avrà un collegamento pedonale, oggi staccato con l’interno del Museo e in via sopraelevata con i Giardini di Porta Orientale.
Infine la gelateria di Punta Lido che, a detta dell’architetto, non ha nessun pregio storico e andrebbe demolita recuperando i volumi su un sedime diverso.
Chi vivrà, vedrà…
Intanto è possibile rivedere su youtube la presentazione dello studio, avvenuta in videoconferenza mercoledì 23 marzo.
Inoltre è possibile offrire, entro il giorno 8 aprile, il proprio contributo di proposte, idee, impressioni, suggerimenti, critiche, apprezzamenti e tutto quello che reputerà significativo, in uno di questi modi:
tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected];
tramite pec all’indirizzo [email protected];
tramite posta ordinaria all’indirizzo: Comune di Riva del Garda, piazza Tre Novembre n. 5, 38066 Riva del Garda;
consegnando a mano all’Ufficio protocollo del Comune, al primo piano del municipio, in piazza Tre Novembre n. 5 a Riva del Garda.
Le comunicazioni dovranno contenere obbligatoriamente (pena la mancata accettazione della richiesta) cognome e nome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza e recapito telefonico.

Anche la Provincia Autonoma di Trento segue con attenzione il percorso di pianificazione paesaggistica che interessa la fascia lago del Garda. Infatti alla presentazione era presente anche il vicepresidente e assessore all’urbanistica Mario Tonina: “Questo è un territorio straordinario, che consideriamo un’eccellenza – ha evidenziato – ed è importante per tutto il Trentino”. Il vicepresidente in conclusione dell’incontro ha avuto parole di apprezzamento per lo studio del paesaggista portoghese, in particolare per quanto riguarda le proposte di riqualificazione che puntano a riconnettere tra loro le porzioni di paesaggio oggi separate. Ha ricordato inoltre il confronto in corso col territorio sul tema della ferrovia. Ha sottolineato l’importanza di lavorare per la qualità paesaggistica anche in funzione di accrescere ulteriormente l’attrattività turistica della zona.


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