Accordo Gruber-AGS, le perplessità degli Artigiani del Garda trentino

Claudio Chiarani24/03/20223min
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L’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Gruber s.r.l. da parte di Alto Garda Servizi pone qualche interrogativo e tanti dubbi nel mondo imprenditoriale del Garda trentino, in primis tra gli artigiani del comparto impianti che, riuniti in assemblea nei giorni scorsi al Casinò di Arco, hanno sollevato tutte le perplessità in merito. Presenti in sala i vertici dell’Associazione provinciale col presidente Marco Segata e il direttore Nicola Berardi, gli iscritti hanno rivolto moltissime domande al presidente locale Andrea Mora, al direttore Ruggero Moser, i quali con i vertici di Stea Progetto, società di Engineering che opera nel campo energetico, altra acquisizione di AGS, hanno risposto agli oltre cento presenti. Che la posta in palio sia alta è indiscutibile, che la tensione tra i presenti fosse altrettanto elevata pure. Le domande vertevano sul fatto che la concorrenza sia necessaria, ma solamente a parità di condizioni per tutti. Il che, tradotto, significa che le piccole e medie imprese non vogliono doversi trovare a lavorare in subappalto del “colosso” di turno che ora Gruber e Ags assieme rappresentano. Per la presidente locale Daniela Bertamini la possibilità che venga a generarsi una sorta di monopolio è concreta. Operazione portata a termine senza, ha detto sempre Bertamini, il diretto “coinvolgimento” degli artigiani locali. Ci ha provato il presidente di AGS Mora a stemperare il clima, adducendo che non è desiderio acquisire il singolo condominio o abitazione, bensì operare ad un più alto livello in campo energetico, con le comunità energetiche che interagiscono con gli Enti pubblici, le grandi strutture, insomma operazioni che vedono in campo milioni di euro d’investimenti. Un progetto a lungo termine, verso i dieci/quindici anni.
AGS, ha dodici soci e un capitale sociale di 23 milioni di euro, 100 milioni di investimenti negli ultimi cinque anni per 16 di utile con cospicui dividendi.
Per Graziano Rigotti, vicepresidente degli Artigiani, un po’ più di “rassicurazione” è stata data. Ma ora non rimane che attendere gli sviluppi futuri per capire se così sarà.

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