Uno studio sul collegamento Valdastico nord-A22: “Aumento turisti del 20%”

Redazione02/03/20224min
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La Giunta provinciale ha commissionato uno studio per cercare di capire cosa potrebbe portare al territorio l’ipotesi di allacciamento A31 Valdastico nord con l’A22. È un documento utile per il dibattito, riguardo ad un investimento che alla Provincia non costa nulla e sul quale l’Amministrazione provinciale non mette risorse proprie ma che, allo stesso tempo, potrebbe avere un ritorno sul tessuto economico, sociale e turistico.
L’analisi di PwC Italia prende in esame gli effetti macroeconomici – in pratica l’incremento del Pil – connessi al secondo lotto del collegamento promosso dalla concessionaria autostradale, in particolare sul tracciato Pedemonte in provincia di Vicenza alla connessione A22 a Rovereto (mentre il primo lotto, interamente nel vicentino, va da Piovene Rocchette a Pedemonte).
Si evidenzia l’impatto di un’infrastruttura capace di rendere più competitivo il Trentino e di “avvicinarlo” a Veneto e Friuli Venezia Giulia. Generando oltre lo spostamento del traffico commerciale anche un incremento plausibile di arrivi e presenze turistiche dalle due regioni di circa il 20%, per un valore aggiunto di circa 84,5 milioni a favore del comparto dell’ospitalità trentina e dei settori collegati. In 16 anni, tempo che riassume i 7 anni dell’investimento-realizzazione dell’opera e i successivi 9 della gestione, il valore aggiunto complessivo generato dalla realizzazione dell’arteria raggiungerebbe i 5,2 miliardi. Ovvero 323 milioni l’anno, a cui vanno aggiunti quasi 80.000 posti di lavoro complessivi – quasi 5mila l’anno – nell’arco dei 16 anni.
Si calcola che la nuova infrastruttura consentirà una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 20 minuti per i veicoli leggeri e di circa 25 minuti per quelli pesanti nella tratta Trento-Vicenza; oltre a una rimodulazione del traffico sull’A22 e una riduzione delle percorrenze sulle Strade Provinciali e sulla SS47 della Valsugana che beneficerà di un’importante riduzione quantificata fino al 55% per il traffico pesante con l’ipotesi della Vignetta per i camion.

Tre le variabili esaminate nell’analisi.
La prima parte riguarda la costruzione dell’arteria nel periodo considerato. Valutando il volume dell’investimento stimato per le attività di realizzazione dell’opera, pari a 3,3 miliardi, per un impatto complessivo stimato nel 111% del suo valore – quindi 3,7 miliardi di euro – e un coinvolgimento di circa 59 mila ULA-Unità lavorative durante la realizzazione.
La seconda variabile considerata è l’impatto sociale ed economico legato alla variazione dei flussi di traffico turistici. La riduzione dei tempi di percorrenza di circa 20 minuti per i veicoli leggeri genererà anche un maggiore appeal turistico del nostro territorio.
Per effetto di questo “avvicinamento” con i territori confinanti si stima che in un anno di piena operatività la spesa turistica in Trentino crescerebbe di circa 73,7 milioni, generando un valore aggiunto complessivo di circa 84,5 milioni e coinvolgendo 1.633 unità lavorative.
Terza variabile osservata l’impatto economico derivante dalla possibile realizzazione a Rovereto di una piattaforma intermodale per il traffico terrestre non accompagnato, per lo spostamento delle merci dai camion provenienti da Padova e Vicenza sulla linea del Brennero che in prospettiva verrà quadruplicata.

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