Teatro Auditorium di Arco, la nuova incompiuta

Claudio Chiarani30/01/20223min
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La costruzione del nuovo teatro auditorium di Arco riuscirà vedere la fine?
Ad oggi, per colpa dell’aumento dei costi delle materie prime di questi ultimi due anni, il progetto che ha ormai una vita ultra decennale è ormai datato.
Il vicesindaco Roberto Zampiccoli, rispondendo in question-time al consigliere Stefano Bresciani lo ha detto senza mezzi termini: ci saranno ritardi, non si potranno rispettare le scadenze preventivate dall’amministrazione comunale. I materiali previsti dal capitolato dieci anni fa sono ormai “vecchi”, i costi sono andati alle stelle, tanti non sono più in commercio, il Covid ha “danneggiato” tutto. E allora? Non è semplice ha detto il vicesindaco, anche se l’amministrazione cerca di fare del suo meglio, ed è probabile l’ennesimo stop al cantiere. Anche se da un po’ di tempo non si vedono operai sul posto. Vista dall’esterno la “scatola” sembra completata, anche se mancano la copertura della struttura con edera e il rivestimento della torre scenica con lamiera.
Se ad agosto 2021 si era approvata una seconda variante al progetto originale, cercando di rispettare la cronotabella dei lavori, ossia apportando delle modifiche che si rendevano necessarie per gli adeguamenti dei vari impianti, anche nel rispetto della normativa che è cambiata rispetto a dieci anni fa, oggi tutto appare ulteriormente “aggravato” dall’emergenza pandemica che ha sconvolto il mondo.
Questa la cronistoria della costruzione del teatro auditorium:
2011: il Comune di Arco assegna il compito di costruirlo all’impresa “Azzolini Costruzioni Generali S.p.a.” di Arco, con una variante in corso d’opera affinché il teatro venisse convertito in un auditorium al fine di avere a disposizione spazi maggiori;
2014: il Tribunale di Rovereto dichiara fallita la suddetta ditta, che non porta a termine i lavori;
2017: il lavoro viene passato all’impresa “Andreola Costruzioni Generali S.P.A.” di Loria, in provincia di Treviso, giunta seconda alla gara di appalto del dicembre 2010;
2018: il Comune annuncia che i lavori saranno terminati nel 2018, ma poi si ferma tutto;
2020: dopo la rinuncia da parte dell'”Andreola Costruzioni”, i lavori passano alla “Inco Srl”, terza classificata nella gara di appalto;
2020: il Comune assicura il completamento dell’opera entro il 2021;
2021: L’assessore Bisesti fa un sopralluogo al cantiere dando la disponibilità ad un finanziamento per completare l’opera.
2022: l’esterno della scatola sembra terminato, ma il cantiere è nuovamente fermo.

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