Spostamento dell’autostazione di Riva del Garda: “Promesse mai mantenute”

Claudio Chiarani27/01/20224min
20200625_DSC2842 riva stazione corriere autobus

“Dare risposte concrete, lo chiedono i cittadini che hanno dato il loro voto a chi regge la città, da sempre”. La nota criticità dell’attuale stazione delle corriere in viale Trento a Riva del Garda è ormai nota: si trova troppo a ridosso del popoloso quartiere, con evidenti problemi per i gas di scarico emessi dai mezzi.
Il portavoce della protesta è da sempre l’inesauribile Osvaldo Leoni, noto professionista rivano che combatte da tre decenni questa battaglia. Quella di spostare l’attuale sede in altra più idonea e meno centrale. Lo scrive in una corposa nota a firma “Comitato autostazione” specificando quello che gli fu promesso “il 6 giugno del 2006, ma che ancora non si vede”.
Delusione è l’aggettivo principale che esprime il comunicato, partendo da quanto l’allora primo cittadino Claudio Molinari, appunto il 6 giugno del 2006, sottoscrisse con l’avvocato Vanni Ceola un protocollo d’intesa mirato a risolvere la questione del trasferimento della stazione. Poi nell’area individuata in zona San Cassiano furono ritrovati reperti archeologici e così, da allora, tutto si è fermato.
“Non vogliamo chiedere – scrive Leoni – il perché non si riesce a cavare il classico ragno dal buco, ossia trovare la risposta a quanto i residenti chiedono in nome della loro salute. Perché di quello si tratta, della salute pubblica di abita attorno a quella stazione”. Carte, documenti, protocolli, date, Osvaldo Leoni ha tutto sotto controllo e oggi torna a chiedere all’attuale Amministrazione Comunale il perché, dopo un anno dal suo insediamento, non ci sia ancora una risposta precisa.
“L’attuale assessore all’urbanistica Mauro Malfer – scrive il professionista rivano – aveva dichiarato di dare risposte concrete alla città, di aver preso degli impegni di volerli rispettare. Ma in quelle parole citate in un articolo della stampa non c’era nessun riferimento all’autostazione. Posso capire – conclude – che un’opposizione che non si rassegna alla sconfitta stia tirando per i capelli la maggioranza. Infatti, per ora ha solo “rotto le scatole” senza fare seria opposizione seria, attenta e costruttiva. L’autostazione dov’è oggi è un problema di polveri sottili, aria inquinata, rumori assordanti che compromettono la salute delle famiglie in quell’area residenziale”.
La sindaca Cristina Santi risponde che la società pubblica “Patrimonio del Trentino”, proprietaria dell’area sulla quale dovrebbe sorgere la nuova autostazione in località Baltera, si è defilata, ma l’amministrazione sta lavorando sulla questione della quale non si è dimenticata. Stesse parole da parte di Mauro Malfer, assessore all’urbanistica, il quale tuttavia riconosce che non è certo semplice trovare la quadratura del cerchio, come si suol dire, visto che si parla di una zona con almeno 7 mila metri quadri da adibire allo scopo.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche