“Al Bruttagosto di Arco si faccia una fattoria sociale didattica per la Comunità terapeutica”
La proposta del gruppo politico “Civica Olivaia” di spostare la Comunità terapeutica Villa Ischia dall’attuale sede di Riva del Garda al Bruttagosto di Arco, con lo scopo di realizzare una “Fattoria sociale e didattica” trova nei capigruppo di maggioranza delle forze politiche arcensi piena condivisione. Lì, in quei terreni che a pieno titolo si possono definire il cuore agricolo della Busa, nell’immobile fatiscente e storico di proprietà della Fondazione Città di Arco, potrebbe trovare adeguata sede la Comunità terapeutica. Un luogo, dopo la necessaria riqualificazione, dove avere spazi funzionali, interni ed esterni più adatti allo scopo che la Comunità porta avanti nel sociale. Ci sono i voti della maggioranza, dunque, non sarebbe un’ipotesi campata in aria ma una realtà concreta di un progetto che il Consiglio comunale ha la possibilità di avallare. Una mozione che impegna la Fondazione ad attivarsi affinché tutto questo non rimanga solo un’idea, ma con il necessario coinvolgimento di Azienda Sanitaria Provinciale, Provincia di Trento, “Fondazione” e Comune di Arco possa diventare realtà. Per reperire i fondi necessari sarebbe possibile attingere a quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Pnrr ormai noto, lo scopo finale rivestirebbe un indubbio duplice scopo: ridurre il carico antropico in un contesto unico quale la zona è, e dare risposta ad una richiesta avanzata da tempo dalla Comunità terapeutica che già sette anni fa avevo sottoposto la richiesta alla Fondazione Comunità di Arco, grazie anche alla cooperazione con Cooperativa Mimosa, Arco Pegaso e Garda 2015. Il percorso progettuale, se si vuole, ora è chiaro e indicato.