La “People Mover” tra Riva e Arco? “Improponibile, assurda e inutile”

Claudio Chiarani02/01/20223min
tramtreno in viale Pellini (simulazione)-2


Una delle ventidue “schede” che l’amministrazione comunale di Riva ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenete il finanziamento contiene l’ipotizzato collegamento tra Riva e Arco denominato “People Mover”, ossia un sistema di trasporto pubblico di ridotta estensione, automatico e dotato di sede propria, molto utilizzato, ad esempio, per collegare tra loro terminal ferroviari o aerei ad altre infrastrutture.
Secondo l’ingegner Ezio Viglietti, vicepresidente e membro dell’Osservatorio Provinciale Mobilità Sostenibile in rappresentanza delle Associazioni ambientaliste, la fattibilità di tale collegamento è improponibile.
“Spendere trenta milioni di Euro – scrive Viglietti – per questa assurda e inutile opera che, al pari di altre proposte realizzate non risolverà gli endemici problemi di mobilità di Riva e dell’Alto Garda (come, ad esempio il collegamento stradale S. Giovanni – Cretaccio), la dice lunga sulla lungimiranza di tali iniziative”.
Affermazione “pesante” nei confronti dell’amministrazione rivana e dell’assessore competente in materia di Lavori Pubblici, ossia Pietro Matteotti, per i quali (Viglietti non cita Pietro Matteotti ma il riferimento è evidente) tali opere servono solo a distruggere il territorio. Dunque, che cosa è realmente necessario per l’esperto ferroviario? “Occorre, invece, procedere alla revisione del Piano Stralcio della Mobilità dell’Alto Garda e Ledro al PTC (il Piano Territoriale della Comunità di Valle), partorito malamente con percorsi partecipativi in pieno agosto ed eliminare quelle brutture in esso contenute, come ad esempio il tunnel ferroviario dal Cretaccio al Porto S. Nicolò e l’Hub nella zona industriale di Arco”.
Viglietti nella sua nota prosegue così: “Si ritiene invece opportuno procedere ad un Piano Stralcio della Mobilità Sostenibile (previsto dalla legge provinciale 6/2017) dell’Alto Garda e Ledro e della Vallagarina e in tempi rapidi, e al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica del collegamento ferroviario Rovereto-Garda. Nelle prime settimane del prossimo anno RFI renderà noto lo studio di fattibilità di tale importante progetto. Tra le alternative possibili c’è anche quella di realizzarlo con il Tram Treno.”
La nota dell’ing. Viglietti si conclude dicendo che le Amministrazioni comunali di Rovereto, Mori, Riva del Garda, Arco, Dro e Drena hanno approvato mozioni per impegnare sindaci, giunte e Provincia di Trento in tal senso.
“Credo – conclude Viglietti – sia giunto il momento di pensare seriamente allo sviluppo economico sociale delle Comunità dell’Alto Garda e Ledro e della Vallagarina e alla transizione ecologica, proponendo piani e progetti concreti e credibili e non opere fantasiose”.

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