Tunnel San Giovanni-Cretaccio, lavori finiti nel 2024?

Santa Barbara, la martire cristiana patrona di tutti coloro che hanno a che fare col fuoco o gli esplosivi, è stata celebrata nel costruendo tunnel della Loppio-Busa, ma che sarebbe più corretto chiamare “Galleria del Cretaccio”, alla presenza dei lavoratori che quotidianamente sono alle prese con l’esplosivo per le “volate” con cui si disintegra la roccia per far posto alla futura strada.
Anche quest’anno, considerata l’ emergenza sanitaria, niente festeggiamenti ufficiali e discorsi di autorità ma in compenso minatori, maestranze, dirigenti hanno predisposto con notevole cura la Celebrazione, alla presenza dei sacerdoti locali, il delegato di zona don Dario, i parroci don Christian e don Francesco con don Franco che ha seguito il cantiere fin dalla benedizione della prima pietra nella primavera 2018.
Proprio a pochi metri dalla zona di inizio lavori, nel cuore della Galleria, si è svolta la Funzione religiosa con la recita della preghiera del minatore da parte degli operai, con uno sguardo alla pregevole statua della Patrona e un pensiero particolare alle famiglie del Sud che saranno raggiunte dalle maestranze per il Santo Natale, nonché ai colleghi lavoratori deceduti causa infortuni sul lavoro nei diversi cantieri.
Non è mancato il punto sulla situazione sull’avanzamento dell’opera da parte del direttore lavori Antonello Mignogna, del capo cantiere Vittorio Scatena, del geometra della PAT Gianmodesto Bombardelli, unitamente al sentito grazie per il competente lavoro svolto dal geologo Sebastiano Lo Bue, che il 15 dicembre ha terminato il suo servizio.
A causa di complesse problematiche, dalle vertenze sindacali alla scoperta di una abbondante falda acquifera, saranno più lunghi i tempi di conclusione dell’opera con uno sviluppo del tunnel pari a 2.800 chilometri. Ora lo scavo avanza anche dalla Maza, sul versante di Arco, e le previsioni dicono che la nuova arteria stradale potrebbe essere terminata nel 2024.