Kaswalder incontra Kadrija Hodžic, Presidente del Cantone bosniaco di Tuzla

Redazione08/11/20213min
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A Palazzo Trentini si è svolto un incontro tra il presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder e il Presidente del Cantone bosniaco di Tuzla Kadrija Hodžic, la cui famiglia è originaria di Aldeno.
Un incontro al quale hanno partecipato anche i consiglieri Denis Paoli e Alex Marini, consultori per l’emigrazione, e il Primo Ministro del Cantone di Tuzla della Federazione di Bosnia Erzegovina, il professor Kadrija Hodžic.
Il filo della storia è quello che lega il Trentino alla Bosnia dove centinaia di famiglie trentine si trasferirono a partire dal 1880. Tra loro c’era anche una bambina di Aldeno, una Menegoni che con i suoi si stabilì nei pressi di Banja Luka. Lì, diventata adulta, s’innamorò di un giovane di Tuzla che sposò e dal quale ebbe quattro figli. Questa ragazza originaria di Aldeno è diventata la nonna del Presidente Hodžic che nell’incontro a palazzo Trentini di oggi pomeriggio non si è limitato a raccontare con orgoglio questa sua vicenda personale; l’ha inserita nella vicenda dei trentini che hanno avuto un ruolo importante nella storia della Bosnia e della città di Tuzla, oggi la terza città bosniaca dopo Sarajevo e Banja Luka. “Nella mia città – ha detto – non c’è edificio, non c’è chiesa ortodossa, cattolica, moschea o sinagoga, che non abbia il segno della mano di un trentino. I lavoratori venuti dal Trentino hanno contribuito a creare la storia della città. Erano abili costruttori, che seppero battersi per i diritti dei lavoratori e che hanno compiuto il miracolo di inserirsi bene nella nostra terra mettendo solide radici”. Radici, ha raccontato il professor Hodžic, che sono ancora salde e sono tenute vive dall’associazione “Rino Zandonai” di Tuzla.

“Parole – ha affermato Walter Kaswalder – che ci rendono orgogliosi della nostra gente che ha saputo lasciare un segno positivo con il lavoro”.
Ma, l’oggi della Bosnia e quindi del Cantone di Tuzla è ancora difficile. Purtroppo, ha detto il Primo ministro eletto 10 mesi fa, nel Paese balcanico stanno riemergendo i nazionalismi e le divisioni e la situazione politica è tesa. Tensioni, ha detto ancora, che hanno ritardato le risposte all’epidemia da Covid che ha pesato sull’economia della Repubblica. Il cantone di Tuzla è un polo minerario (sale e carbone) e industriale che ha risentito molto della crisi Covid. Ma, ha aggiunto il professor Hodžic, ci sono segni di ripresa: l’occupazione è cresciuta del 2% e del 22% le esportazioni. Però il Cantone ha un bilancio magro, 230 milioni di euro. Anche per questo il rapporto col Trentino e con l’Italia (uno dei principali importatori dei prodotti bosniaci) è importante.

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