2020, anno eccezionale per la raccolta delle olive e produzione olio
Dopo un anno in cui gli olivicoltori si sono trovati nelle mani un “pugno di mosche” (è proprio il caso di dirlo) sulle tavole a fine raccolto e spremitura sarà, invece, un 2020 eccezionale. Lo dicono la fondazione Edmund Mach e Agraria Riva che dopo un 2018 altrettanto eccezionale, seguito come detto da un “Annus horribilis” ora si trovano a fare i conti con dati davvero superbi. Da oggi e per altri due mesi almeno, con le piogge contenute e le grandinate assenti la raccolta e successiva produzione di olio conforta e di tanto. Dalla Fondazione Mach arrivano i dati di fioritura e allegagione (la fase in cui il fiore diventa frutto) confortanti, da Agraria Riva un altro input positivo per la raccolta di stagione che si presenta all’insegna del segno più. E per il Garda trentino, dove le piante di olivo sono tante, questo è buono. Un raccolto di qualità che darà origine ad un olio di altrettanta qualità, viene fatto saper da chi si occupa del conferimento e successiva spremitura, grazie al fatto della prevenzione fatta sul territorio anche contro la mosca olearia, quasi del tutto eliminata grazie alle trappole predisposte dagli agricoltori, lotta spiegata anche in una pubblicazione che la Fondazione Mach ha dato alle stampe e nella quale si spiega come in Trentino si sia “combattuta” la mosca ma anche spiegato sufficientemente come irrigare, potare gli olivi, studiare l’origine genetica fino ai più moderni aggiornamenti in materia di oliva.