100 anni: auguri a Ezio Bressan, pilastro della “Cantinota” di Padergnone
Oggi Ezio Bressan, il più anziano dei fratelli del mitico locale “La Cantinòta” di Padergnone, festeggia con amici e parenti i suoi 100 anni, compiuti qualche giorno fa. Il noto locale, gestito dai fratelli Bressan dal 1933 e chiuso nel 2021 per evidenti raggiunti limiti di età, era una fermata obbligatoria non solo per i numerosi turisti esteri di passaggio dalla valle dei Laghi, ma anche per gli stessi valligiani sia giovani che anziani che amavano il locale tipico e il sorriso di Ezio che accoglieva con l’immancabile grembiule azzurro i propri clienti. Era gestito dai fratelli Bressan dal 1933 e rappresentava il biglietto da visita per i turisti d’oltralpe che non mancavano di fare una sosta sotto gli avvolti della casa a lato della Gardesana, proprio davanti all’unico piazzale che consentiva una fermata durante il loro viaggio. Un tempo davanti alla “Cantinota” ci si passava per forza, almeno fino agli anni ’70. Poi sono seguite le compagnie di amici che dai fratelli Ezio, Luciano e Alberto, coadiuvati da Rina, la consorte di Ezio, potevano trovare un luogo dove stare in amicizia.
Impossibile non ricordare i motti dipinti alle pareti, tra i quali: “Qui bene bibit, bene dormit. qui bene dormit, non peccat. qui non peccat, in paradisum trotulat” (Chi beve bene dorme bene. chi dorme bene non pecca. chi non pecca entra nel paradiso). O l’ormai superato, per questioni di sicurezza, “Non metterti in cammin, se la bocca non sa di vin”.
I Bressan possono essere anche annoverati tra i pionieri dell’offerta turistica della vallata. Infatti erano loro che già negli anni ’50, in sella ad una Lambretta, raggiungevano Monaco di Baviera per promuovere alle prime agenzie di viaggio la loro sosta a quanti dal Brennero volevano raggiungere le Dolomiti di Brenta, Castel Toblino, il Garda o il mare.
Mariano Bosetti