Volevano acquistare un televisore e un escavatore: due altogardesani truffati dalle vendite on-line
Sono due le persone individuate dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Riva del Garda per truffe online. Esse sono residenti a Napoli ed a Savona ed hanno sfruttato le vendite su internet per indurre in errore due persone dell’Alto Garda che cercavano sui siti acquisti a buon prezzo.
La procedura è quella solita dell’acquisto: l’acquirente trova l’oggetto, in genere con un prezzo appetibile, contatta il venditore, il quale propone alla vittima di effettuare il pagamento di una caparra tramite ricarica della postapay. Talvolta questa operazione, per i meno avveduti, viene ripetuta più volta con diversi acconti.
Spesso rintracciare gli autori dell’inganno appare particolarmente complesso perché essi utilizzano utenze telefoniche mobili e carte postepay con intestazioni false e, sempre più spesso, realizzano siti civetta collocati all’estero dove è difficile rintracciarli.
Questo è il tipo di truffa “tradizionale”, mentre la più “innovativa” è certamente quella che capovolge i ruoli. Una persona mette in vendita online il bene viene contattato dal truffatore, il quale si mostra interessato all’acquisto e propone alla vittima, anche in questo caso, di ricevere il pagamento tramite ricarica della postapay. Il venditore, ignaro, si reca presso uno sportello Postamat ed esegue le operazioni sulla base delle indicazioni telefoniche del truffatore. La vittima digita i codici che gli vengono dettati (altro non sono che il numero seriale della Carta Postapay del truffatore) poi, distratta dalle domande che il truffatore gli pone riguardo al bene venduto, non realizza che in quel momento sta caricando la Postapay dell’autore dell’inganno.
Il truffatore, carpita la fiducia della vittima, a volte la convince a ripetere l’operazione di pagamento perché la prima non era andata a buon fine.
Questo tipo di truffa, causa generalmente danni economici per un valore tra i 500 e i 4000 euro.
Nel primo caso l’autrice della truffa è residente nella provincia di Napoli. Utilizzando un noto sito per la vendita e acquisto di beni aveva incassato un anticipo di 4.500 Euro per la presunta vendita di un escavatore.
Sempre una donna, questa volta residente a Savona, con le stesse modalità aveva incassato circa 100 euro per la vendita di un televisore usato.
“Le truffe – commenta il Vice Questore Salvatore Ascione – per essere realizzate hanno bisogno della collaborazione volontaria, anche se estorta con l’inganno, della vittima. Spesso abbiamo registrato che questo tipo di reato colpisce non solo persone che hanno conoscenze limitate del mondo online, ma anche persone avvezze a scambi ed acquisti sui siti che, però, tralasciano la proverbiale attenzione del “buon padre di famiglia” incorrendo nei trabocchetti dei truffatori”.