Visita anziani nelle Rsa trentine, in agosto senza Green pass solo all’esterno
Fino al 31 agosto non sarà più richiesto il test antigenico rapido negativo ai familiari che faranno visita agli ospiti delle Rsa, purché le visite si svolgano negli spazi esterni delle strutture. La decisione è il risultato del confronto che si è avuto tra l’assessore provinciale alla salute e i rappresentanti di Apss, Upipa e Spes. Per le visite all’interno delle strutture rimane l’obbligo del Green Pass. Dal 1 settembre per le visite in RSA, sia all’interno che all’esterno della struttura, sarà necessario disporre della certificazione verde Covid-19 (Green Pass).
Si è giunti a questa decisione considerando le difficoltà rappresentate dagli enti gestori delle strutture a dare immediata applicazione alle ultime indicazioni in merito alle visite negli spazi esterni. La recente Circolare nazionale in materia di visite alle Rsa non fa infatti differenza tra spazi esterni e interni. Gli enti gestori hanno evidenziato, in questa fase, particolari difficoltà organizzative, legate alla disponibilità di personale infermieristico dedicato, nel garantire le aumentate richieste di tampone rapido da parte dei familiari.
È stata dunque condivisa l’opportunità di prevedere una fase transitoria, fino al prossimo 31 agosto, durante la quale è possibile per i familiari incontrare i residenti negli spazi esterni delle strutture senza disporre di test antigenico rapido negativo in alternativa al Green Pass.
In questo periodo transitorio gli enti gestori si impegnano comunque a promuovere ulteriormente la vaccinazione a favore dei familiari degli ospiti. Restano confermate inoltre le indicazioni relative all’effettuazione, da parte delle strutture, di test di screening con frequenza elevata al personale non vaccinato o con stato vaccinale non noto.
Si è inoltre condiviso che da lunedì 16 agosto non è più necessario che le strutture mettano a disposizione test rapidi ai familiari visitatori dal momento che è possibile per tutti accedere gratuitamente alla vaccinazione o in alternativa effettuare i test a prezzi calmierati presso le farmacie non distogliendo così le risorse infermieristiche all’assistenza degli anziani non autosufficienti.