Violenza alle donne, l’Alto Garda e Ledro dice “Mai più!”

Redazione25/11/20215min
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Si è tenuta nella mattina di giovedì 25 novembre la camminata unitaria dei sette Comuni della Comunità Alto Garda e Ledro per dire «mai più» alla violenza sulle donne.
La camminata, sul lungolago con partenza dal parco Pavese a Torbole e arrivo alla spiaggia Purfina a Riva del Garda, è stata voluta per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In testa al corteo, lo stesso striscione con il messaggio «Mai più» che è stato portato, due anni fa, dai sette sindaci della Comunità alla marcia che si è tenuta a Nago, all’indomani dell’efferato femmicidio di Eleonora Perraro a Nago nel settembre del 2019, che seguiva di due anni quello di Alba Chiara Baroni, avvenuto a Tenno il 31 luglio 2017. A seguire i gonfaloni dei Comuni.

In fascia tricolore c’erano per Arco il sindaco Alessandro Betta, per Riva del Garda la vicesindaca Silvia Betta (la sindaca Cristina Santi era a Roma per impegni istituzionali), per Drena la sindaca Giovanna Chiarani, per Dro il sindaco Claudio Mimiola, per Ledro il sindaco Renato Girardi, per Nago-Torbole il sindaco Gianni Morandi (che è anche commissario della Comunità di Valle) e per Tenno il consigliere comunale Ugo Marocchi (il sindaco Giuliano Marocchi era assente perché ha accompagnato i genitori di Alba Chiara Baroni, Loredana Magnoni e Massimo Baroni, a Roma, dove un disegno della figlia è stato esposto a Palazzo Madama). Ampia presenza alla camminata anche dei parroci di Riva del Garda don Dario Silvello, di Nago-Torbole don Christian Moltrer, di Drena e Dro don Stefano Anzelini, di Romarzollo don Carlo Speccher e di Pietramurata don Paolo Devigili.
Inoltre, un’ampia rappresentanza delle Giunte e dei Consigli comunali, delle Scuole, delle Forze dell’Ordine, dei Gruppi Alpini, dei Nuvola, della Croce Rossa e di numerose Associazioni (tra le tante, anche la Sat di Arco e il coro Anzolim de la Tor). In tutto, i partecipanti sono stati poco più di un centinaio. Tra di loro, anche Mariangela Boscaini, madre di Eleonora Perraro. A fare da regista e da speaker della manifestazione, Tommaso Ulivieri, consigliere comunale ad Arco con delega a inclusione, diritti civili, laicità e pace, che ha coordinato il tavolo di lavoro intercomunale a cui è spettato di curare l’organizzazione dell’iniziativa. Che si è realizzata grazie al supporto della Polizia Locale, dei Vigili del Fuoco, dei Nuvola e degli Alpini, con la collaborazione di “Luogo Comune”, il centro di aggregazione di rione Degasperi a Riva del Garda, che ha curato la parte conclusiva della manifestazione con letture a tema.

La camminata, chiamata «Uomini che amano le donne», fa parte de «La differenza dell’essere», programma di iniziative che va dall’8 marzo, Giornata internazionale della donna, al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, organizzato dai Comuni di Arco, Drena e Dro, e condiviso, per quanto riguarda la camminata Torbole-Riva, da tutti i Comuni e dalla Comunità Alto Garda e Ledro.
Alla fine del tragitto, nel prato della spiaggia Purfina, ci sono state le letture a tema. Quindi Gabriele Saccardo, giovane poeta e studente arcense, ha recitato una sua composizione dedicata alla violenza sulle donne. Infine, la toccante testimonianza della madre di Eleonora Perraro, Mariangela Boscaini, che ha scritto una poesia intensa e struggente in cui la figlia si rivolge alle donne ancora in vita (che è stata letta da Tommaso Ulivieri).
Sta inoltre proseguendo, da parte di tantissime associazioni, la realizzazione di formelle di lana rossa di 20 x 20 centimetri, che lo spazio di aggregazione sociale di Riva del Garda Luogo Comune sta assemblando per creare una grande coperta rossa che sarà presentata ed esposta l’8 marzo 2022, Giornata internazionale della donna.

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