Via il deposito autobus da viale Trento a Riva

Claudio Chiarani06/06/20213min
autostazione riva


Sono ormai quindici anni che la questione legata alla stazione delle corriere in viale Trento è “oggetto” di diatriba tra i residenti, riuniti in un apposito Comitato, e l’amministrazione rivana. Oggi che il vento è “cambiato” e che a Palazzo Pretorio siede un’amministrazione targata centro-destra, forse (il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi, troppe varianti in ballo) l’aria potrebbe cambiare. Quindici anni fa Riva e Trentino Trasporti firmavano un accordo per lo spostamento dell’autostazione, ma la zona dove si doveva fare la nuova si è scoperta archeologica e ricca di ritrovamenti. Mica si può far finta di nulla, e così il tutto è fermo da allora “con le quattro frecce” come direbbe qualcuno in questi casi. S. Cassiano è zona d’insediamento di una necropoli dove sono state riportate alla luce oltre cento tombe di cui una sessantina d’epoca romana. Si sono trovati gioielli e utensili, chiaro che la Soprintendenza abbia a suo tempo bloccato tutto. Meno chiaro perché a 15 anni di distanza lì tutto giaccia ancora sotto miseri teli rovinati dal tempo e l’area offra riparo solamente alle zanzare, dando un habitat ideale alla loro proliferazione.

Ma questa è un’altra storia, andiamo avanti. Mauro Malfer, attuale assessore comunale all’urbanistica sin dal suo insediamento ha messo tra gli argomenti urgenti la questione autostazione delle corriere, ed oggi dichiara che si sta per arrivare ad una soluzione concreta. A brevissimo tempo, un paio di settimane massimo. Il deposito degli autobus potrebbe spostarsi in zona Baltera sull’area di proprietà della Patrimonio del Trentino, ossia visto che Trentino Trasporti sembra non “sentirci” sul fatto di spostare il tutto, almeno la logistica legata al deposito, lavaggio e officina, invece, si. Insomma, nel ragionamento complessivo di sviluppo di quell’area dove è previsto anche l’ampliamento della parte fieristica di Riva del Garda Fierecongressi si potrebbe trovare lo spazio per parcheggiare gli autobus. Il ragionamento complessivo tra le parti è a buon punto (era uno dei punti del programma elettorale di Cristina Santi), compresa l’idea di un parcheggio sotto il livello stradale, coperto, togliendo dunque i mezzi da viale Trento per ampliare lo spazio del Parco della Pace, ma lasciando per il momento lì la logistica di carico e scarico passeggeri. Poi si vedrà, anche perché la vetustà dell’autostazione richiederebbe la demolizione e il rifacimento.

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