VENDITA DEL PORTICO DI VIA STRANFORA AD ARCO, PRONTA LA RACCOLTA FIRME
Il portico di via Stranfora ad Arco è un bene architettonico che va difeso, preservato e mantenuto nel tempo. Non da vendere. Questa, in estrema sintesi, la posizione della consigliera Bruna Todeschi che in Consiglio Comunale ad Arco ha presentato un ordine del giorno condiviso dalle forze di opposizione volto a preservare l’antico che si affaccia sulla piazza del rione Stranfora. L’ordine del giorno è stato bocciato in aula dalla maggioranza con i soli voti contrari di Zampiccoli e Remondini, qualcuno si è astenuto ma, di fatto, la bocciatura c’è stata.
Le minoranze chiedono di capire le ragioni di questa volontà della maggioranza, ossia l’alienazione di un bene pubblico e, visto com’è andata in aula, hanno affermato che promuoveranno una raccolta firme a sostegno del mantenimento del portico. Per il sindaco Betta invece, la vendita del portico è “frutto di un ragionamento amministrativo, che il portico è spesso sporco e non utilizzato come si deve. Solo nelle mani di un privato – afferma Betta – questo può realizzarsi, tenendo conto nell’accordo col privato che sia aperto in occasione d’eventi pubblici promossi dal Comune”. Anche Zampiccoli ha ammesso l’interesse di un privato all’acquisto, ma ci sarà un’asta pubblica e chi vorrà partecipare potrà farlo. “È un portico meraviglioso – ha detto esplicitamente – ma spesso è un parcheggio per motorini e nessuno si è mai fatto scrupolo di ciò”.
Nel Rione, invece, c’è già di è disposto a fare una sottoscrizione per trovare il denaro necessario all’acquisto del portico affinché rimanga alla comunità.