Vandalismi all’Oratorio di Arco, la statua di Gesù portata in bagno
Che educare i propri figli sia difficile è noto da tempo. Interpretare i disagi, capire le intenzioni, i desideri degli adolescenti è da sempre arduo.
Se un tempo bastavano dei sani “scappellotti educativi”, con tua madre che poi faceva “volare” la classica “zàvata” ad altezza uomo quando tornavi a casa, oggi è ben diverso.
Tralasciando ciò che è stato, passiamo all’odierno: vandalizzare i locali dell’Oratorio ad Arco perché non si sa cosa fare non è certo una bella cosa. Questo è ciò che il decano di Arco, don Francesco Scarin, purtroppo, ha reso pubblico dopo i recenti episodi che un gruppo di ragazzini si è reso protagonista di episodi di vandalismo, degenerando in azioni poco edificanti. Spostare la statua di Gesù dal corridoio al bagno è blasfemia pura. Eppure, questo è stato fatto, e così l’episodio è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, lasciando stupefatti sia il Parroco che il presidente dell’associazione “Noi Oratorio Arco Oltresarca” Franco Righi. Non tutti i ragazzini e ragazzine che frequentano l’Oratorio si comportano male, anzi. Questi comportamenti sono ascrivibili ad un gruppo ben preciso e più volte “ripreso” dai custodi della struttura che cerca di farlo sempre con la massima educazione. Chiudere il cancello sarebbe una soluzione ma, per il Direttivo, una sconfitta, e allora che fare? Rimane la segnalazione alle Forze dell’Ordine, perché se la situazione continuerà non ci sarà altra possibilità. Sempre che una segnalazione possa bastare, quel che è certo è che i genitori di chi si comporta male una sana lavata di capo dovrebbero essere in grado di farla. Per non tornare allo scappellotto o a quella ciabatta che sapeva volare e colpirti ovunque ti fossi rifugiato.