Urologia, a Rovereto la chirurgia ricostruttiva dell’uretra
L’offerta di prestazioni dell’Apss si arricchisce di nuove prestazione nell’ambito della chirurgia ricostruttiva e funzionale urologica. Nelle scorse settimane sono stati eseguiti alcuni interventi chirurgici con una tecnica innovativa che permette di trattare la stenosi dell’uretra con l’applicazione di una parte di mucosa prelevata dalla bocca del paziente. Un importante risultato, frutto di una collaborazione tra due unità operative, quella multizonale di urologia e quella di chirurgia maxillo-facciale del Santa Chiara che, oltre ad aumentare l’offerta di prestazioni a favore dei pazienti trentini, pone il presidio ospedaliero di Rovereto come ospedale di riferimento per la chirurgia ricostruttiva urologica in linea con gli obiettivi dell’ospedale policentrico.
La stenosi dell’uretra rappresenta una patologia urologica, seppur non molto frequente, molto invalidante e con risvolti importanti sulla qualità di vita dei pazienti. Questa malattia è caratterizzata da una riduzione del calibro dell’uretra fino alla completa chiusura che determina sintomi urinari che possono variare dalla semplice difficoltà a urinare fino all’impossibilità alla minzione e il ricorso al catetere vescicale.
Le cause che possono portare a questo problema sono molteplici, dai problemi congeniti, ai traumi, alle infezioni urinarie. Si calcola che in Trentino ne soffrano circa duemila persone con sintomatologia varia.
I trattamenti sono solo chirurgici e nelle fasi iniziali della malattia prevedono approcci non invasivi per via endoscopica (cioè attraverso strumenti inseriti in anestesia all’interno dell’uretra).
«Questa chirurgia – afferma Gianni Malossini, direttore dell’Unità operativa multizonale di urologia – non viene eseguita in tutti i centri in Italia ma solo in quelli ad alti volumi e con esperienza nella chirurgia dei genitali maschili. La tecnica prevede il prelievo di un pezzo di mucosa dall’interno della bocca e sagomato ad hoc sull’uretra. In Trentino tale chirurgia non era presente ma oggi, grazie alla nostra esperienza chirurgica in ambito uro-andrologico, siamo riusciti a introdurla, completando l’offerta chirurgica urologica per i pazienti trentini».
Il primo intervento eseguito a Rovereto è stato effettuato in collaborazione con l’Unità operativa di chirurgia maxillo-facciale del Santa Chiara: Il dottor Marco Cassaro, medico maxillo-facciale, ha eseguito il prelievo della mucosa della bocca mentre i medici dell’urologia hanno eseguito la parte ricostruttiva uretrale.
«Il prelievo della mucosa buccale – afferma Marco Cassaro – è ben tollerato e non determina conseguenze di masticazione o altro nei pazienti. Si tratta, quindi, di una procedura abbastanza semplice e di routine per tale tipo di chirurgia».