UOMO FERITO A BOLOGNANO: NON ERA UN PETARDO MA MATERIALE ESPLOSIVO
L’esplosione che domenica 6 ottobre ha provocato profonde ferite alle mani al pensionato Natalino Giovanazzi, a Bolognano di Arco, non è stata provocata da un petardo ma da materiale esplosivo.
Secondi i primi accertamenti dei Carabinieri, quindi, un materiale esplodente che risalirebbe all’immediato dopoguerra quando in zona si posavano le condotte d’alimentazione della centrale idroelettrica di Santa Massenza. Arrestato mentre si trova in ospedale ma subito rilasciato vista la sua età e assenza di ulteriori elementi “aggravanti” tale misura cautelativa non è necessaria. I Carabinieri, però, andranno avanti negli accertamenti per capire come egli sia entrato in possesso del materiale esplosivo anche se a lui, come appurato in prima istanza, quello che gli interessava non era il T4, un comune esplosivo utilizzato per lavori, bensì l’involucro dei detonatori in alluminio. Il Giovanazzi, infatti, si dedica a questo tipo di recupero di materiali ferrosi, rame e alluminio e i detonatori ritrovati a casa sua sono in un discreto numero. Il materiale sarà fatto esplodere dagli artificieri dell’esercito in un luogo sicuro. Lo scoppio, udito a molta distanza, potrebbe essere stato innescato da una corrente di bassa intensità o dalla scintilla generata dall’appoggio di una pinza su due oggetti con carica elettrica di poli opposti.