Una delegazione libanese ha visitato i Parchi trentini
Visita ai parchi del Trentino per una delegazione libanese di Al – Shouf Cedar Society, l’organizzazione che gestisce la Riserva della Biosfera dello Shouf in Libano. La delegazione si trovava in Italia in questi giorni, ospite dell’Istituto Oikos, nell’ambito di un percorso di studio organizzato grazie al contributo dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo di Beirut, con l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze tra la più grande area protetta del Libano e le aree protette del Nord Italia. Le otto persone, afferenti ai diversi settori della Riserva mediorientale, hanno visitato il Parco naturale Adamello Brenta, il Parco nazionale dello Stelvio, anche la sede di Istituto Oikos a Milano, il Parco lombardo del Ticino, la Società Alternativa Ambiente, che gestisce la didattica e il centro visite di Vezza d’Oglio del Parco dell’Adamello lombardo.
L’occasione infatti ha rafforzato la collaborazione tra Istituto Oikos e la Riserva della Biosfera dello Shouf, che da qualche anno si è concretizzata nell’importante progetto di reintroduzione dello stambecco del deserto sui monti del Libano, da dove la specie è sparita poco più di un secolo fa.
La più grande riserva naturale del Libano, a Riserva Naturale Cedar Al-Shouf si estende da Dahr Al-Baidar a nord fino alla montagna Niha a sud. Ricoperta da boschi di querce sui suoi versanti nord-orientali e boschi di ginepri e querce sui suoi pendii sud-orientali, la Riserva è famosa per le sue tre magnifiche foreste di cedri di Maasser Al-Shouf, Barouk e Ain Zhalta – Bmohary. Queste foreste di cedri rappresentano un quarto della foresta di cedri rimasta in Libano e si stima che alcuni alberi abbiano 2000 anni. Le dimensioni della Riserva la rendono peraltro idonea per la conservazione di mammiferi di medie dimensioni come il lupo, il gatto libanese e lo stambecco del deserto.