UN VOLANTINO PER LE DONNE DA TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELL’ALTO GARDA E LEDRO
Insieme per mantenere alta la soglia di attenzione verso le preoccupanti violenze che quotidianamente e senza sosta donne di tutto il mondo continuano a subire. Violenze psicologiche, di disuguaglianza di diritti e fisiche. In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, le amministrazioni dei comuni di Dro, Drena, Arco, Riva del garda, Tenno, Ledro, Nago-Torbole e della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro hanno voluto esprimere coesione realizzando congiuntamente un volantino simbolico che possa essere aiuto e speranza per tutte le donne che non hanno la forza di riscattare il proprio valore. Attraverso questa stretta collaborazione le Istituzioni locali vogliono trasmettere un messaggio univoco alla comunità, convinte che il problema della violenza di genere abbia radici culturali e insieme debba essere affrontato nella quotidianità.
Il volantino si è concretizzato grazie all’estro artistico di Elena Piva, Servizio civilista presso il Comune di Dro, che è riuscita a sintetizzare l’importante lavoro del “Tavolo per il contrasto alla violenza di genere”, un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di ambo i generi e provenienti da tutte le Amministrazioni locali, costantemente al lavoro per raccogliere le sensibilità e le proposte di uomini e donne affinché si trovino le migliori risposte per sostenere le donne in ogni loro difficile battaglia personale. Dal tavolo “di genere” è inoltre emersa la necessità di proporre iniziative e manifestazioni in grado di abbracciare, nel vero senso della parola, i cittadini e le cittadine del territorio, affinché si rendano sensibili a raccogliere le esigenze di chi si trova in maggiore difficoltà.
Significativa la presenza dei sette stemmi comunali più quello della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, che simboleggiano unione e coesione dichiarandosi, insieme, “dalla parte delle donne”. Sul volantino viene inoltre evidenziato il numero per le emergenze: “chiama il 1522, non sei sola”.